Page 528 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
P. 528

pozzo quella che misura il tempo dell’apparizion della stella, perché così
          la  vedreste  perpetuamente,  essendo  che  perpetuamente  la  bocca  del

          pozzo dà il transito alla vostra vista; ma tal misura si deve prendere dalla
          quantità del cielo immobile, che per l’apertura del pozzo vi resta visibile.

          SIMP. Ma quello che mi si scuopre del cielo non è egli tal parte di tutta la
          sfera celeste, quale è la bocca del pozzo di tutta la terrestre?

          SALV.  Voglio  che  vi  rispondiate  da  voi  medesimo;  però  ditemi,  se  la
          bocca del medesimo pozzo è sempre la medesima parte della superficie

          terrena.
          SIMP. È senza dubbio la medesima sempre.
          SALV. E la parte del cielo veduta da quello che è nel pozzo, è ella sempre

          la medesima quantità di tutta la sfera celeste?
          SIMP. Ora comincio a disottenebrarmi la mente e a intender quello che

          poco fa mi accennaste, e che la profondità del pozzo ha che fare assai nel
          presente  negozio;  perché  non  è  dubbio  che  quanto  più  si  allontanerà
          l’occhio dalla bocca del pozzo, minor parte del cielo si scoprirà, la qual

          poi, in consequenza, più presto verrà trapassata e persa di vista da colui
          che dal profondo del pozzo la rimirerà.

          SALV. Ma èvv’egli luogo alcuno nel pozzo dal quale si scoprisse tal parte
          appunto della celeste sfera, quale è la bocca del pozzo della superficie

          terrena?
          SIMP.  Parmi  che  quando  si  profondasse  il  pozzo  sino  al  centro  della

          Terra,  forse  di  là  si  scoprirebbe  una  parte  di  cielo,  che  sarebbe  di  lui
          quale è il pozzo della Terra. Ma discostandosi dal centro e salendo verso
          la superficie, si vien sempre scoprendo parte maggiore di esso cielo.

          SALV. E finalmente, posto l’occhio nel piano della bocca del pozzo, si
          scuopre la metà del cielo o pochissimo meno, per la qual passare (dato

          che noi fussimo sotto l’equinoziale) ci vuol 12 ore di tempo.»]                       53




          Già vi ho disegnato la forma del sistema Copernicano: contro alla verità
                                                del quale muove prima fierissimo assalto che
            Marte muove fiero

            assalto contro al sistema           variasse tanto le sue distanze dalla Terra che
                                                dalla  minima  alla  massima  lontananza  ci
            Copernicano.
                                                fusse  differenza  quanto  è  due  volte  dalla

          Terra  al  Sole,  sarebbe  necessario  che  quando  è  a  noi  vicinissimo  si
          mostrasse il suo disco più di 60 volte maggiore di quello che si mostra

          quando è lontanissimo; tuttavia tal diversità di apparente grandezza non




                                                          528
   523   524   525   526   527   528   529   530   531   532   533