Page 423 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
P. 423

principio  naturale  e  indistinto,  cioè  che  una  medesima  propensione,  si
          distragga insieme in diversi moti e quasi contrarii? Io non posso credere

          che alcuno sia per dir tal cosa, se non chi a dritto e a torto avesse preso a
          sostenere questa posizione.

          SALV.  Fermate  un  poco,  e  trovatemi  questo  luogo  nel  libro;  mostrate.
          Fingamus  modo  cum  Copernico,  Terram  aliqua  sua  vi  et  ab  indito

          principio  impelli  ab  occasu  ad  ortum  in  eclipticae  plano,  tum  rursus
          revolvi  ab  indito  etiam  principio  circa  suimet  centrum  ab  ortu  in

          occasum, tertio deflecti rursus suopte nutu a septentrione in austrum et
          vicissim.   140  Io dubitavo, Sig. Simplicio, che voi non aveste preso errore

          nel riferirci le parole dell’autore; ma veggo che egli stesso, e pur troppo
          gravemente, si inganna, e con mio dispiacere comprendo ch’e’ si è posto

          ad impugnar una posizione la quale e’ non ha ben
                                                                                 Error grave
          capita: imperocché questi non sono i movimenti                         dell’impugnator del
          che ’l Copernico attribuisce alla Terra. E donde
                                                                                 Copernico.
          cava egli che ’l Copernico faccia il moto annuo
          per l’eclittica contrario al moto circa il proprio centro? bisogna che e’

          non  abbia  letto  il  suo  libro,  che  in  cento  luoghi,  ed  anco  ne  i  primi
          capitoli, scrive tali movimenti esser amendue verso le medesime parti,

          cioè  da  occidente  verso  oriente.  Ma  senza  sentirlo  da  altri,  non
          dovev’egli  per  sé  stesso  comprendere,  che  attribuendosi  alla  Terra  i

          movimenti  che  si  levano  l’uno  al  Sole  e  l’altro  al  primo  mobile,
          bisognava che fussero necessariamente fatti pel medesimo verso?
          SIMP. Guardate pur di non errar voi, ed il Copernico insieme.  Il  moto

          diurno del primo mobile non è egli da levante a
                                                                                Arguta ed insieme
          ponente?  ed  il  moto  annuo  del  Sole  per                         semplice instanza

          l’ecclittica  non  è,  per  l’opposito,  da  ponente  a
                                                                                contro al Copernico.
          levante?  come  dunque  volete  che  i  medesimi,
          trasferiti nella Terra, di contrarii divengan concordi?

          SAGR.  Certo  che  il  Sig.  Simplicio  ci  ha
                                                                           Si manifesta
          scoperta  l’origine  dell’error  di  questo
                                                                           l’errore dell’oppositore,
          filosofo: è forza che esso ancora abbia fatto
                                                                           dichiarando come i
          l’istesso discorso.
                                                                           moti annuo e diurno,
          SALV.  Or  che  si  può,  caviamo  d’errore
                                                                           essendo della
          almanco il Sig. Simplicio. Il quale, vedendo
                                                                           Terra, sono per il
          le stelle nel nascere alzarsi sopra l’orizonte
                                                                           medesimo verso, e
          orientale,  non  arà  difficultà  nell’intendere,
                                                                           non contrarii.




                                                          423
   418   419   420   421   422   423   424   425   426   427   428