Page 415 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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che aviamo a mano fa contro al Copernico.
SIMP. Continua pur l’autore di mostrare come in dottrina del Copernico
bisogna negare i sensi, e le sensazioni massime, qual sarebbe se noi, che
sentiamo il ventilar d’una leggierissima aura, non abbiamo poi a sentire
l’impeto d’un vento perpetuo che ci ferisce con una velocità che scorre
più di 2529 miglia per ora; ché tanto è lo
Moto annuo della
spazio che il centro della Terra co ’l moto
Terra dovrebbe cagionar
annuo trapassa in un’ora per la circonferenza
vento perpetuo
dell’orbe magno, come egli diligentemente
e gagliardissimo.
calcola, e perché, come ei dice pur di parer
del Copernico, cum Terra movetur circumpositus aër; motus tamen eius,
velocior licet ac rapidior celerrimo quocumque vento, a nobis non
sentiretur, sed summa tum tranquillitas reputaretur, nisi alius motus
accederet. Quid est vero decipi sensum, nisi haec esset deceptio? 133
SALV. È forza che questo filosofo creda che quella Terra che il
Copernico fa andare in giro, insieme con l’aria ambiente, per la
circonferenza dell’orbe magno, non sia questa dove noi abitiamo, ma
un’altra separata, perché questa nostra L’aria toccandoci
conduce seco noi ancora, con la medesima
sempre con la medesima
velocità sua e dell’aria circostante: e qual parte, non
ferita possiam noi sentire, mentre fuggiamo
ci ferisce.
con egual corso a quello di chi ci vuol
giostrare? Questo Signore s’è scordato che noi ancora siamo, non men
che la Terra e l’aria, menati in volta, e che in conseguenza sempre siamo
toccati dalla medesima parte d’aria, la quale però non ci ferisce.
SIMP. Anzi no: eccovi le parole che immediatamente seguono: Praeterea
nos quoque rotamur ex circunductione Terrae etc. 134
SALV. Ora non lo posso più né aiutare né scusare; scusatelo voi e
aiutatelo, Sig. Simplicio.
SIMP. Per ora, così improvvisamente, non mi sovvien difesa di mia
sodisfazione.
SALV. Ombè, ci penserete stanotte, e difenderetelo poi domani: intanto
sentiamo l’altre opposizioni.
SIMP. Séguita pur l’istessa instanza, mostrando In via del Copernico
che in via del Copernico bisogna negar le bisogna negar le
sensazioni proprie. 135 Imperocché questo sensazioni.
principio, per il quale noi andiamo intorno con la
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