Page 342 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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SIMP.  Io  non  mi  voglio  arrogere  di  risponder  così  fondatamente  come
          forse qualche altro più intendente di me, ma dirò quello che penso così

          all’improviso che risponderebbero, che è in effetto quello che già è stato
          prodotto: cioè che quando la Terra si movesse, i tiri orientali riuscirebber

          sempre alti etc., dovendo, come par verisimile, muoversi la palla per la
          tangente.

          SALV. Ma s’io dicessi che così segue in effetto, come fareste a reprovare
          il mio detto?

          SIMP. Converrebbe venir all’esperienza per chiarirsene.
          SALV.  Ma  credete  voi  che  si  trovasse  bombardier  così  pratico,  che
          togliesse a dar nel berzaglio ogni tiro nella distanza, v. g., di cinquecento

          braccia?
          SIMP. Signor no: e credo che non sarebbe alcuno, per esperto che fusse,

          che si promettesse di non errar ragguagliatamente più d’un braccio.
          SALV. Come dunque ci potremmo con tiri così fallaci assicurar in quello
          di che dubitiamo?

          SIMP. Potremmoci assicurar in due modi: l’uno, co ’l tirar molti tiri; e
          l’altro,  perché  rispetto  alla  gran  velocità  del  moto  della  Terra  la

          deviazion dallo scopo sarebbe, per mio parer, grandissima.
          SALV. Grandissima, cioè assai più d’un braccio; già che il variar di tanto,

          ed anco di più, si concede che accaschi ordinariamente anco nella quiete
          del globo terrestre.

          SIMP. Credo fermamente che la variazion sarebbe assai maggiore.
          SALV. Or voglio che per nostro gusto facciamo così alla grossa un poco
          di calcolo, se così vi piace, che ci servirà anco (se                   Calcolo di quanto i

          il computo batterà, come spero) per avvertimento
                                                                                  tiri d’artiglieria
          di  non  se  ne  andar  in  altre  occorrenze,  come  si                dovrebbero svariar

          dice,  così  facilmente  preso  alle  grida,  e  porger
                                                                                  dal segno, posto il
          l’assenso  a  tutto  quello  che  prima  ci  si
                                                                                  moto della Terra.
          rappresenta alla fantasia. E per dare ancora tutti i
          vantaggi a i Peripatetici e Ticonici, voglio che ci figuriamo esser sotto

          l’equinoziale, per tirar con una colubrina di punto bianco verso occidente
          al  berzaglio  in  cinquecento  braccia  di  distanza.  Prima  cerchiamo,  così
          (come ho detto) a un dipresso, quanto può essere il tempo nel quale la

          palla, uscita dal pezzo, giugne al segno, che sappiamo esser brevissimo,
          ed al sicuro non è più di quello nel quale un pedone cammina due passi;

          e questo è ancor manco di un minuto secondo d’ora, perché, posto che il
          pedone cammini tre miglia per ora, che sono braccia novemila, essendo



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