Page 294 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
P. 294

ch’io produca in suo favore, non voglio che voi lo giudichiate dal mio
                                      parlare        mentre         siamo        nel       fervor       della
            Argomento preso
                                      rappresentazione  della  favola,  ma  dopo  che  avrò
            dalle nugole e da
                                      deposto  l’abito,  che  forse  mi  troverete  diverso  da
            gli uccelli.
                                      quello  che  mi  vedete  in  scena.  Ora  seguitiamo
          avanti. Produce Tolomeo ed i suoi seguaci un’altra esperienza, simile a

          quella de i proietti, ed è delle cose che, separate dalla Terra, lungamente
          si trattengono per aria, quali sono le nugole e gli uccelli volanti; e come

          che di quelle non si può dir che sieno portate dalla Terra, non essendo a
          lei aderenti, non par possibile ch’elle possin seguire la velocità di quella,
          anzi  dovrebbe  parere  a  noi  che  tutte  velocissimamente  si  movessero

          verso occidente: e se noi, portati dalla Terra, passiamo il nostro parallelo
          in vintiquattr’ore, che pure è almeno sedici mila                       Argomento preso

          miglia, come potranno gli uccelli tener dietro a un
                                                                                  dal vento che ci par
          tanto  corso?  dove,  all’incontro,  senza  veruna                      ferirci mentre
          sensibil differenza gli vediamo volar tanto verso
                                                                                  corriamo a cavallo.
          levante  quanto  verso  occidente  e  verso  a
          qualsivoglia  parte.  Oltre  a  ciò,  se  mentre  corriamo  a  cavallo  sentiamo

          assai gagliardamente ferirci il volto dall’aria, qual vento dovremmo noi
          perpetuamente  sentir  dall’oriente,  portati  con  sì  rapido  corso  incontro

          all’aria? e pur nulla di tale effetto si sente. Ècci un’altra molto ingegnosa
          ragione, presa da certa esperienza, ed è tale. Il moto circolare ha facoltà

          di estrudere dissipare e scacciar dal suo centro le parti del corpo che si
          muove, qualunque volta o ’l moto non sia assai tardo o esse parti non
          sian molto saldamente attaccate insieme; che per ciò, quando, v. g., noi

          facessimo  velocissimamente  girare  una  di  quelle  gran  ruote  dentro  le
          quali  caminando  uno  o  dua  uomini  muovono                       Argomento preso

          grandissimi  pesi,  come  la  massa  delle  gran
                                                                               dalla vertigine, che
          pietre  del  mangano,  o  barche  cariche  che                       ha facultà di

          d’un’acqua           in     un’altra        si      traghettano
                                                                               estrudere e dissipare.
          strascinandole per terra, quando le parti di essa

          ruota  rapidamente  girata  non  fossero  più  che  saldamente  conteste,  si
          dissiperebbero tutte, né, per molto che tenacemente fossero sopra la sua
          esterior  superficie  attaccati  sassi  o  altre  materie  gravi,  potrebbero

          resistere  all’impeto,  che  con  gran  violenza  le  scaglierebbe  in  diverse
          parti  lontane  dalla  ruota,  ed  in  conseguenza  dal  suo  centro.  Quando

          dunque  la  Terra  si  movesse  con  tanto  e  tanto  maggior  velocità,  qual
          gravità, qual tenacità di calcine o di smalti, riterrebbe i sassi, le fabbriche



                                                          294
   289   290   291   292   293   294   295   296   297   298   299