Page 297 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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né mai accaderà che di moto retto non si muovano, intendendo però
sempre, rimossi gli impedimenti.
SALV. Voi equivocate, Sig. Simplicio, ed io voglio pur vedere di liberarvi
dall’equivoco. Però ditemi: credete voi che una nave che dallo stretto di
Gibilterra andasse verso Palestina, potesse eternamente navigare verso
quella spiaggia, movendosi sempre con egual corso?
SIMP. Non altramente.
SALV. E perché no?
SIMP. Perché quella navigazione è ristretta e terminata tra le Colonne e ’l
lito di Palestina, ed essendo la distanza terminata, si passa in tempo
finito: se già altri non volesse, col ritornare in dietro con movimento
contrario, tornar poi a replicar il medesimo viaggio; ma questo sarebbe
un moto interrotto, e non continuato.
SALV. Verissima risposta. Ma la navigazione dallo stretto di Magaglianes
per il mar Pacifico, per le Molucche, per il capo di Buona Speranza, e di
lì per il medesimo stretto e di nuovo per il mar Pacifico etc., credete voi
ch’ella si potesse perpetuare?
SIMP. Potrebbesi, perché essendo questa una circolazione, che ritorna in
sé stessa, col replicarla infinite volte si potrebbe perpetuare senza veruno
interrompimento.
SALV. Adunque una nave in questo viaggio potrebbe durare a navigare in
eterno.
SIMP. Potrebbe, quando la nave fusse incorruttibile; ma dissolvendosi la
nave, si terminerebbe di necessità la navigazione.
SALV. Ma nel Mediterraneo, quando anco la nave fusse incorruttibile,
non però potrebbe muoversi perpetuamente verso Palestina, per esser tal
viaggio terminato. Due cose adunque si Due cose si ricercano
ricercano, acciò che un mobile senza
acciò il moto
intermissione possa muoversi eternamente: possa perpetuarsi:
l’una e che il moto possa di sua natura essere
lo spazio interminato,
interminato e infinito; e l’altra, che il mobile e ’l mobile
sia parimente incorruttibile ed eterno.
incorruttibile.
SIMP. Tutto questo è necessario.
SALV. Adunque già per voi stesso venite ad aver
Moto retto non può
essere eterno, e però confessato, esser impossibile che mobile alcuno
si muova eternamente di moto retto, essendo che
non può esser
naturale alla Terra. il moto retto, o vogliatelo in su o vogliatelo in
giù, voi stesso lo fate terminato dalla
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