Page 166 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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d’andare a i lor                vi  concorrano,  e,  per  unirsi  al  più  che  sia
            centri.                         possibile  insieme,  sfericamente  vi  si  adattano;

                                            perché non doviamo noi credere che la Luna, il
          Sole e gli altri corpi mondani siano essi ancora di figura rotonda non per

          altro  che  per  un  concorde  instinto  e  concorso  naturale  di  tutte  le  loro
          parti componenti? delle quali se tal ora alcuna per qualche violenza fusse

          dal  suo  tutto  separata,  non  è  egli  ragionevole  il  credere  che
          spontaneamente e per naturale instinto ella vi ritornerebbe? ed in questo

          modo concludere che ’l moto retto competa egualmente a tutti i corpi
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          mondani?
          SIMP. È non è dubbio alcuno che come voi volete
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          negare non solamente i principî nelle scienze, ma

          esperienze  manifeste  ed  i  sensi  stessi,  voi  non                compreso dal senso.
          potrete già mai esser convinto o rimosso da veruna oppinione concetta; e

                                               io  più  tosto  mi  quieterò  perché  contra
            Argomento d’Aristotile                                                                     34

            per provar che i                   negantes principia non est disputandum, che

            gravi si muovono                   persuaso in virtù delle vostre ragioni. E stando
            per andare al centro               su le cose da voi pur ora pronunziate (già che

            dell’universo.                     mettete in dubbio insino nel modo de i gravi
                                               se  sia  retto  o  no),  come  potete  voi  mai

          ragionevolmente  negare  che  le  parti  della  terra,  cioè  che  le  materie
          gravissime, descendano verso il centro con moto retto, se, lasciate da una

                                           altissima torre, le cui parete sono dirittissime e
            I gravi si muovono
                                           fabbricate a piombo, esse gli vengono, per così
            al centro della Terra
                                           dire,  lambendo,  e  percotendo  in  terra  in  quel
            per accidens.
                                           medesimo  punto  a  capello  dove  verrebbe  a
          terminare  il  piombo  che  pendesse  da  uno  spago  legato  in  alto  ivi  per

          l’appunto onde si lasciò cadere il sasso? non è questo argomento più che
          evidente, cotal moto esser retto e verso il centro? Nel secondo luogo, voi

          revocate  in  dubbio  se  le  parti  della  terra  si  muovano  per  andar,  come
          afferma  Aristotile,  al  centro  del  mondo,  quasi  che  egli  non  l’abbia
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          concludentemente dimostrato per i movimenti contrari, mentre in cotal

                                       guisa  argomenta:  il  movimento  de  i  gravi  è
            Cercar quello che
            seguirebbe doppo           contrario  a  quello  de  i  leggieri;  ma  il  moto  de  i
                                       leggieri  si  vede  esser  dirittamente  all’insù,  cioè
            un impossibile, è
            vanità.                    verso la circonferenza del mondo; adunque il moto
                                       de i gravi è rettamente verso il centro del mondo, ed




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