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Cristo. Vale la pena di rischiare una perdita insignificante per un premio
infinitamente grande, dice il celebre argomento della scommessa*. Se, comunque, la
fede ci sarà data, allora capiremo anche il valore di quelle altre prove, che di per sé
non sono certo pienamente convincenti: la storia del popolo ebraico, le profezie, i
miracoli, la perpetuità della Chiesa di Cristo. Con la figura raggiante del Figlio di
Dio doveva concludersi l’opera: è Lui il punto di arrivo di questo itinerario e la
soluzione di tutti i drammi dell’uomo.
Pensieri sulla cometa (Pensées sur la comète), opera di Pierre Bayle, pubblicata
nel 1682 col titolo di Lettera sulla cometa del 1680 e successivamente con quello di
Pensieri diversi sulla cometa del 1680. Lo scritto prende lo spunto dall’apparizione
di una cometa e dimostra con considerazioni metafisiche, morali, teologiche e
storiche l’infondatezza dell’antica credenza che le meteore influiscano sugli eventi
fisici e sulle vicende dell’umanità. Il discorso si allarga poi all’esame di altri
pregiudizi, in particolare di quelli concernenti l’ateismo. Bayle sostiene a questo
proposito due tesi assai ardite per il suo tempo, e cioè che un ateo può essere
moralmente ineccepibile e che una società di atei potrebbe benissimo sussistere.
L’opera, stampata in Olanda, fu vietata in Francia.
Per la critica dell’economia politica (Zur Kritik der politischen Oekonomie), opera
di Marx, pubblicata nel 1859. Nella prefazione Marx riassume le conclusioni a cui è
giunto nella sua revisione critica del pensiero politico di Hegel. Questa parte
preliminare dell’opera contiene alcune in seguito citatissime formulazioni della
concezione marxiana della società e della storia: per es., quella che « l’anatomia
della società civile va ricercata nell’economia politica », o l’altra che « è l’essere
sociale dell’uomo a determinare la sua coscienza » e non viceversa. Nella stessa
prefazione è abbozzata la teoria secondo la quale ogni rivoluzione va vista come
l’esito necessario del contrasto fra « le forze produttive materiali »ei« rapporti di
produzione ». Il corpo vero e proprio dell’opera contiene un esame critico del
sistema dell’economia capitalistica nelle sue componenti fondamentali (capitale,
proprietà e rendita fondiaria, lavoro salariato, funzione del potere statale, scambi
intemazionali, ecc.). Marx afferma nella prefazione di aver composto i vari saggi in
epoche diverse e unicamente per chiarire meglio a se stesso i risultati delle proprie
indagini. Le ricerche raccolte in quest’opera, rielaborate e sistemate negli anni
seguenti, andarono a costituire il primo volume del Capitale*.
Poema pedagogico (IL) [Pedagogičeskaja poema], opera in tre parti dell’educatore
e pedagogista sovietico A. S. Makarenko, pubblicata nel 1933. L’autore riferisce
sulla sua esperienza di direttore della « colonia Maksim Gorki », sorta per
raccogliere e rieducare i bezprizornye, cioè i ragazzi che le vicende della
Rivoluzione e della guerra civile avevano lasciato senza famiglia e senza tutela. Dal
racconto della travagliata storia dell’istituzione e dalla presentazione di casi
esemplari di recupero e di insuccesso emergono le linee maestre della concezione
pedagogica di Makarenko: la rieducazione dei ragazzi traviati può realizzarsi solo in
un « collettivo » di lavoro, retto da una disciplina severa e impegnato, attraverso
l’emulazione individuale e di gruppo, a sopperire ai bisogni materiali della