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esplicitamente come predicato.  La realtà esterna si lascia percepire sensibilmente

          come modificazione del nostro sentimento fondamentale corporeo. La conoscenza
          del  reale  è  sintesi  (percezione  intellettiva)  dell’idea  dell’essere  e  del  dato
          empirico, che viene in tal modo oggettivato ed universalizzato. I principi logici di
          identità  e  di  non  contraddizione,  così  come  il  principio  di  causalità,  derivano
          anch’essi dall’idea dell’essere. Mentre la conoscenza umana, come Kant la intende,
          non  può  sfuggire  al  relativismo  scettico,  essendo  le  categorie  pure  manifestazioni

          dell’io,  destituite  di  ogni  oggettività,  l’essere  ideale,  proiezione  dell’Essere  reale
          (Dio), libera la gnoseologia dalle insidie dello psicologismo.

          Organon, denominazione tradizionale dell’insieme delle opere logiche di Aristotele.
          Tale titolo complessivo dato al corpus degli scritti di logica non risale ad Aristotele,
          ma  compare  soltanto  in  tardi  commentatori  (VI  sec.  d.C.).  Poiché  in  gr. órganon
          significa strumento, l’uso del termine tende a sottolineare la funzione preliminare e
          strumentale delle regole del pensare corretto rispetto alla scienza propriamente detta.

          L’Organon  comprende:  l.  le Categorie,  dedicate  all’esame  della  struttura  della
          proposizione  e  alla  determinazione  delle  forme  fondamentali  del  predicato;  2.  il
          Dell’interpretazione (in gr. Perì hermēnéias), che tratta della quantità (universale,
          particolare,  singolare)  e  della  qualità  (affermativa,  negativa,  indefinita)  delle
          proposizioni; 3. gli Analitici primi, nei quali viene esaminato il diverso procedere
          del ragionamento induttivo e deduttivo e viene elaborata la teoria del sillogismo; 4.
          gl i Analitici  secondi,  che  fissano  il  fondamento  assiomatico  del  sillogismo  e

          chiariscono il valore dimostrativo o apodittico di questo; 5. i Topici, in cui vengono
          individuate  le  forme  o  luoghi  (in  gr. tópoi)  argomentativi  più  comunemente
          ricorrenti;  6.  gli Elenchi  sofistici,  raccolta  e  confutazione  (in  gr. élenchos)  dei
          sillogismi  erronei  e  capziosi.  Sull’ordine  di  composizione  dei  vari  scritti  inclusi
          nell’Organon,  così  come  sulla  loro  collocazione  cronologica  rispetto  alle  altre
          opere  di Aristotele,  non  esiste  accordo  fra  gli  studiosi.  Entrato  assai  presto  nelle

          scuole  medievali,  in  un  primo  tempo  attraverso  le  riduzioni  e  i  commentari  di
          Severino Boezio, l’Organon ha esercitato una influenza profonda e duratura, per la
          quale è difficile trovare termini di paragone.

          Parerga  e  paralipòmena  (Parerga  und  Paralipomena),  opera  di  Schopenhauer,
          pubblicata nel 1851. Si tratta di due volumi contenenti saggi di argomento vario, un
          gruppo  di  aforismi  e  alcuni  versi.  La  riflessione  di  Schopenhauer  è  impegnata  a
          verificare sul terreno dei problemi particolari la validità della metafisica proposta

          ne l Mondo  come  volontà  e  rappresentazione*.  Di  grande  interesse  sono  i
          Frammenti sulla storia della filosofia, ricchi di originali intuizioni, specialmente
          nelle  pagine  dedicate  ai  classici  del  pensiero  greco  e  a  Kant.  Per  la  violenta
          polemica  contro  Hegel  e  per  la  satira  del  mondo  accademico,  dal  quale
          Schopenhauer era stato sottovalutato o respinto, è celebre il Saggio sulla filosofia
          universitaria.  Le Ricerche  sulle  apparizioni  attestano  un  particolare  interesse  di
          Schopenhauer  per  alcuni  fenomeni  paranormali,  spiegabili  a  suo  giudizio  solo
          nell’ambito  di  una  metafisica  che  presupponga  una  «  volontà  »  sottesa  al  mondo
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