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I l Manifesto fu redatto in tedesco per incarico della Lega dei comunisti (nome
assunto nel primo congresso di Londra del 1847 dalla vecchia Lega dei giusti) fra la
metà di dicembre del 1847 e la fine di gennaio del 1848. Nella breve introduzione è
annunciata l’uscita contemporanea dell’opera in inglese, francese, tedesco, italiano,
fiammingo e danese. Tuttavia di questa traduzione italiana del 1848, a cui Marx
accenna anche altrove, si è perduta ogni traccia. La prima traduzione italiana
conosciuta è quella di Pietro Gori, seguita a non molta distanza da quella di Pompeo
Bettini (1892). La prima traduzione russa, dovuta a Bakunin, fu pubblicata a Ginevra
nel 1860.
Materia e memoria (Matière et mémoire), opera di Henri Bergson (1896). «
Questo libro » dice l’autore « afferma la realtà dello spirito, la realtà della materia,
e cerca di determinare il rapporto dell’uno con l’altra sulla base di un esempio
preciso, quello della memoria ». La differenza fra percezione e ricordo non risiede
nella loro diversa intensità, come sostiene la psicologia tradizionale. La percezione
è potenza d’azione del corpo vivente e il ricordo diventa attuale solo nell’atto della
percezione. La « memoria pura » è una sorta di concrezione impersonale di tutto ciò
che accade nella dimensione della « durata reale ». Le esigenze dell’orientamento
pratico nel presente staccano da quel fluire indistinto il « ricordoimmagine », il
quale, nella misura in cui entra nel processo di azione e reazione delle immagini fra
loro, diventa anch’esso, al limite, « percezione ». La memoria pura si identifica con
la durata, è il « cono » in cui tutto l’accaduto preme sul vertice del presente. Il
corpo, orientato verso l’azione, ha per sua funzione specifica quella di « limitare la
vita dello spirito ». Il dualismo tradizionale di corpo e spirito diventa così in
Bergson dualismo di percezione e memoria.
Materialismo dialettico e materialismo storico (O dialektičeskom i istoričeskom
materializme), opera di Stalin, pubblicata nel 1938, contenente un’esposizione
sintetica del marxismo-leninismo e insieme un bilancio delle lotte condotte in nome
di esso contro le altre tendenze ideologiche.
Materialismo ed empiriocriticismo (Materializm i empiriokrititzizm) opera di
Lenin, pubblicata nel 1909, rivolta essenzialmente alla confutazione dei principi
dell’empiriocriticismo*, considerati nella formulazione datane da Mach. Per Lenin
tali dottrine ripropongono gli stessi errori e le stesse mistificazioni dell’idealismo
soggettivo di G. Berkeley e delle varie filosofie agnostiche. La critica di Lenin si
rivolge sia alla teoria della conoscenza di Mach, sia alla sua concezione del
progresso scientifico e della funzione della scienza nella società. Lo scopo
principale dell’opera, nella quale Lenin propugna « lo spirito di partito » in
filosofia, fu quello di combattere le pericolose infiltrazioni « idealistiche » fra gli
intellettuali russi di orientamento marxistico.
Meditazioni metafisiche (Meditationes de prima philosophia), opera di Cartesio
(1641), scritta in latino e tradotta poi in francese nel 1647 dal duca Louis-Charles
d’Albert de Luynes. Cartesio riprende in quest’opera, con una impostazione
formalmente più rigorosa e meno autobiografica, i temi già trattati nel Discorso sul