Page 877 - Dizionario di Filosofia
P. 877

Memorabili di Socrate di Senofonte e da questo incontro casuale sarebbe nato il suo

          interesse  per  la  filosofia.  Diogene  Laerzio  cita  peraltro  fonti  che  sostengono  che
          Zenone  ancor  prima  di  venire  in  Atene  aveva  fatto  ampie  letture  filosofiche,
          utilizzando i libri che il padre gli portava in dono dai suoi viaggi d’affari.
          Stabilitosi comunque ad Atene intorno al 312, secondo varie tradizioni ebbe rapporti

          di discepolato con il cinico Cratete, con i megarici Stilpone e Diodoro Crono, con
          gli accademici Senocrate e Polemone. Mentre questi ultimi dati biografici sono stati
          probabilmente  costruiti a posteriori, sulla base delle varie componenti dottrinarie
          confluite nel pensiero di Zenone, è certo che egli fondò intorno al 300, nel portico
          dipinto da Polignoto (Stoà Pecile) la scuola che fu subito detta stoica (v. STOICISMO).
          La tradizione vuole anche che egli si sia tolto la vita in tarda età, in obbedienza al
          principio  che  il  saggio  deve  saper  prendere  volontariamente  congedo  dalla  vita,
          quando  la  debolezza  senile  lo  privi  dei  beni  supremi  della  coerenza  e

          dell’autodominio. Sulla base di una gnoseologia sensistica e soggettivistica e di una
          fisica di ispirazione eraclitea, Zenone costruì un’etica che include elementi cinici (la
          rinuncia, il vivere secondo natura) e motivi tipici dell’atmosfera culturale ellenistica
          (la libertà come dominio delle passioni, il cosmopolitismo, il culto dell’amicizia,
          ecc.).  Delle  molte  opere  attribuite  a  Zenone  sono  rimasti  solo  scarsi  frammenti  e

          numerosi titoli. Fra questi: Lo stato, Delle passioni, Del dovere, Della vita secondo
          natura,  La  logica,  Dell’educazione  greca,  Della  natura,  Dell’essere,  Contro  la
          Teogonia di Esiodo, ecc.
          Bibliogr.:  Per  i  testi,  confronta  la  bibliografia  della  voce stoicismo;  M.  Pohlenz,
          Zenon  und  Chrysipp,  Gottinga  1938;  G.  Mancini, L’etica  stoica  da  Zenone  a
          Crisippo,  Padova  1940;  A.  Jagu, Zénon  de  Citium,  Parigi  1946;  F.  Adorno, I

          fondamenti  della  logica  in  Zenone  stoico,  in Studi  sul  pensiero  greco,  Firenze
          1966.
          ZENONE di Elea, filosofo greco, nato intorno al 490 a.C. e morto secondo Diogene
          Laerzio sotto la tortura inflittagli da Nearco, tiranno della sua patria, al quale egli si

          era  coraggiosamente  opposto.  Le  testimonianze  più  antiche  lo  dicono  discepolo
          diretto  di Parmenide,  ma  molti  studiosi  considerano  questo  dato  come  poco
          attendibile. Resta comunque vero che gli argomenti di Zenone, tutti volti a dimostrare
          l’impossibilità  del  movimento  e  della  molteplicità,  sembrano  costruiti  a  sostegno
          della  dottrina  parmenidea  dell’Essere  uno  e  immutabile.  Celebri  sono  i  quattro
          argomenti contro il moto: quello di Achille* e la tartaruga, quello della dicotomia*,
          quello  della  freccia*  e  quello  dello  stadio*.  I  numerosi  argomenti  contro  la

          molteplicità dimostrano che, assumendo la realtà dei molti come premessa, si giunge
          a  conseguenze  contraddittorie  (le  cose  diventano  al  tempo  stesso  finite  e  infinite,
          ecc.).  Chiamato  da Aristotele  «  padre  della  dialettica  »,  qui  intesa  evidentemente
          come tecnica della confutazione, Zenone, secondo gli interpreti moderni, con la sua
          polemica avrebbe principalmente teso a mettere in crisi la pretesa dei pitagorici di

          ridurre  la  realtà  a  numero.  Lo  studio  del  meccanismo  formale  degli  argomenti  o
          paradossi di Zenone è stato molto fecondo per gli studiosi di logica fino ai nostri
          giorni.  Dal  lessico Suda  ci  sono  tramandati  quattro  titoli  di  opere: Della  natura,
   872   873   874   875   876   877   878   879   880   881   882