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YIN-YANG. Denominazione delle due categorie essenziali del pensiero cinese, la cui
sintesi costituisce il grande principio dell’Ordine universale (tao), che si manifesta
alternativamente sotto questi due aspetti, a un tempo contraddittori e complementari.
(Nell’ordine ideale della simbologia divinatoria, yin è il pari e yang il dispari. Il
divinatore si serve della scienza delle mutazioni per classificare una « situazione »
in una rubrica fasta o nefasta. Nel mondo sensibile rappresentano rispettivamente
l’Ombra e la Luce, il Freddo e il Caldo, la Passività e l’Attività, e i fenomeni dovuti
a « mutazioni » di yin e yang o viceversa: l’altemarsi delle stagioni, del giorno e
della notte, ecc.)
YOGA (voce sanscrita, congiunzione). Insieme di discipline e tecniche ascetiche
dell’India, destinato al dominio del corpo e dello spirito e all’unione mistica
dell’uomo con la divinità. Lo yoga si realizza in numerose forme, a seconda che sia
fondato sulla conoscenza (jñāna), sull’azione (karman), sull’esercizio fisico
(hatha), o che tenda all’acquisizione di poteri superiori a quelli naturali, mediante la
sospensione dell’attività corporea e la meditazione pura, spoglia di coscienza, o
infine che si attui in un metodo di ginnastica, derivato da pratiche destinate a
raggiungere uno stato di estasi per mezzo dell’assoluta immobilità. Lo hatha yoga
sottolinea particolarmente la necessità di superare l’ostacolo costituito dalle
sensazioni fisiche per realizzare lo stato mistico. Questo metodo costituisce uno dei
sei sistemi filosofici (darśana) ed è collegato con il tantrismo. Lo yoga è esposto nei
sūtra (Yogasūtra) di Patañjali (IV sec. d.C.); la loro datazione è però discussa. Lo
yoga ha largamente influenzato il buddhismo e il brahmanesimo classici,
diffondendosi poi in Occidente specie come tecnica dell’educazione fisica.
YOGĀCIĀRA o YOGĀCIĀRYA. Nome di una scuola buddhista sviluppatasi intorno al V
sec. d.C. che sosteneva l’insostanzialità del mondo oggettivo e l’unica realtà della
coscienza. Aveva adottato come testo fondamentale il Lankāvatārasūtra risalente al
I o II sec.