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Vittorino accolse inoltre gratuitamente nel convitto anche alunni di povera
condizione, creando così una convivenza varia e stimolante per tutti. La sede del
convitto era in una villa poco fuori Mantova, un tempo usata per gli svaghi della
corte e detta perciò la « Zoiosa ». Vittorino la ribattezzò la « Giocosa », certo per
sottolineare l’importanza da lui assegnata al gioco nell’economia educativa
dell’istituto. La lingua dell’insegnamento era il latino e fra le varie discipline
insegnate figuravano anche la musica il canto e la danza. L’ideale perseguito era
quello dello sviluppo armonico dello spirito e del corpo, ottenuto attraverso un
giusto equilibrio di attività intellettuale e di esercizio fisico.
Bibliogr.: W. H. Woodward, Vittorino da Feltre and the other humanist educators,
Cambridge 1897; A. Bonetti, Vittorino da Feltre, la sua scuoia e il suo metodo
educativo, Mantova 1921.
VOGT (Karl), biologo e filosofo tedesco (Giessen 1817 - Ginevra 1895). Professore
di zoologia a Giessen, fu allontanato dall’insegnamento nel 1850. Seguace del
monismo di Haeckel, fu convinto sostenitore di un rigido materialismo. Socialista
piccolo-borghese, agente di Luigi Bonaparte, fu attaccato da Marx nello scritto Herr
Vogt (1860).
Bibliogr.: Köhlerglaube und Wissenschaft. Eine Streitschrift gegen R. Wagner,
Giessen 1854; Physiologische Briefe, Stoccarda 1845-1847; Su V., oltre all’opera
polemica di Marx, J. Jung, Karl Vogts Weltanschauung, Paderborn 1915; H.
Mistelli, Karl Vogt, Zurigo 1938.
VOLONTÀ. La volontà, la cui definizione in termini strettamente scientifici è
abbastanza incerta nella letteratura psicologica, sta alla base delle azioni scelte e
realizzate coscientemente da parte del soggetto, in contrapposizione con quelle
riflesse, alla cui base sono invece processi di automatismo. Ogni « atto volontario »
si scandisce in quattro momenti: selezione, ovvero scelta dell’obiettivo da
raggiungere, deliberazione, decisione, esecuzione. I disturbi della volontà avvengono
in genere nel momento della decisione e si manifestano come abulia (assenza di
volontà) o ipobulia (scarsa volontà), instabilità, compulsione, inibizione, queste
ultime riscontrabili in gravi psicopatie.
• Volontà buona, nell’etica di Kant, la volontà quando si conforma alla legge morale
e agisce unicamente in obbedienza a essa. (Poiché l’uomo è soggetto a bisogni e a
impulsi sensibili, la legge morale assume la forma di imperativo categorico*: una
conformità immediata e non coatta della volontà alla legge costituirebbe la volontà
santa, che esiste solo come ideale della moralità.)
• Volontà di potenza, nel pensiero di Nietzsche, la tensione verso il nuovo e il più
elevato, la quale si incarna e si manifesta nel superuomo*. • Volontà di vita, secondo
Schopenhauer, l’impulso a conservarsi e a generare, con il quale la volontà
universale manifesta se stessa negli individui costituenti il mondo della
rappresentazione.
VOLONTARISMO. Dottrina che afferma il primato della volontà sull’intelletto. Il
primato della funzione conoscitiva e la subordinazione dell’attività pratica alle