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approfondire in senso psicoanalitico la personalità del grande artista. Tra le opere:

          Studi  sulla  filosofia  naturale  di  Leonardo  da  Vinci  (1898), Leonardo  da  Vinci:
          Frammenti  letterari  e  filosofici  trascelti  (1899), Leonardo  (1900), Benedetto
          Spinoza  e Leone  Ebreo  (1903),  l’edizione  della Città del  Sole di  T.  Campanella
          (1904), Mazzini e Gioberti (postuma, 1913), Scritti vinciani (postumi, 1924).

          SOLOV’ËV (Vladimir Sergeevič), filosofo e poeta russo (Mosca 1853 - Uzkoe, presso
          Mosca,  1900).  Oppose  alla  divinizzazione  dell’uomo  operata  dal  positivismo
          occidentale una sua concezione mistico-teosofica fondata sulla centralità del Cristo,
          Dio-uomo  e  mediatore  dell’unità-diversità  di  Dio  e  natura.  L’uomo  è  chiamato  a
          contribuire al progressivo riavvicinamento della natura a Dio e la sua azione in tale
          senso  può  essere  efficace  solo  nell’ambito  di  una  Chiesa  universale.  Solov’ëv
          prospettò nell’opera scritta in francese La Russia e la chiesa universale (1889) le

          linee  di  una  possibile  unità  organizzativa,  oltre  che  mistico-sacramentale,  del
          cristianesimo ortodosso con la Chiesa cattolica. Nelle ultime opere, in particolare
          nei Tre  appuntamenti  (1898),  Solov’ëv  approfondì  il  tema  platoneggiante  della
          presenza del Cristo nel mondo sotto la forma della sophía, la sapienza rigeneratrice.
          Egli ha esercitato una certa influenza sulle correnti dello spiritualismo occidentale
          più inclini alle suggestioni metafisiche.

          SOMMA.  Nell’algebra  della  logica, somma  logica  di  più  concetti  o proposizioni,
          operazione analoga alla somma aritmetica. (Come operazione sui concetti o classi, «
          a + b » indica la classe che comprende tutti gli elementi delle classi a e b sommate;
          come operazione sulle proposizioni, « a + b » equivale ad « a oppure b », ovvero ne
          indica l’affermazione disgiuntiva.)
          • Somma teologica, esposizione completa e concisa di tutta la dottrina teologica a

          opera di un autore. Le somme teologiche (summae)  del XII  e XIII sec., a differenza
          dei  libri  di  sentenze  che  ripetevano  fedelmente  lo  schema  dei Libri  quattuor
          sententiarum*  di  Pietro  Lombardo,  erano  rielaborazioni  più  o  meno  libere  della
          dottrina  tradizionale,  organizzate  in  modo  gradualmente  sempre  più  originale.  Si
          ricordano  quelle  di  Pietro  Cantore,  di  Prepositino  di  Cremona,  di  Guglielmo

          d’Auxerre,  di  Alberto  Magno,  di  Alessandro  di  Hales  e  soprattutto  quella  di
          Tommaso d’Aquino. La Somma teologica di quest’ultimo è articolata in varie parti,
          ciascuna delle quali comprende delle questioni, divise in articoli. L’articolo inizia
          con  l’esposizione  degli  argomenti  contrari;  seguono  una  conclusione  (che  è
          un’interpolazione  successiva),  la  parte  dimostrativa  (che  comincia  con  le  parole
          respondeo dicendum quod), e le risposte agli argomenti esposti all’inizio.

          SOMMO bene. Il bene desiderabile di per se stesso e non come condizione di un bene
          ulteriore.
          La  nozione  fu  introdotta  da  Aristotele  per  evitare,  come  risulta  chiaramente
          dall’Etica Nicomachea*, che si aprisse un processo all’infinito con la serie dei fini.
          Nel pensiero cristiano il sommo bene si identifica con Dio. Kant riprese il concetto

          nella Critica della ragion pratica*, dove il sommo bene è definito come unione di
          virtù e felicità.
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