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dissipò di nuovo la sua fortuna. Dal 1805 visse della carità di un suo ex domestico e

          si liberò dalle strettezze più umilianti solo negli ultimi anni della sua vita, quando
          poté contare sulla protezione del banchiere Rodrigues.
          L’idea dominante dei primi scritti di Saint-Simon è quella dello studio « scientifico
          » della società e della storia. L’influenza degli enciclopedisti, e in particolare del
          suo  maestro  d’Alembert,  si  manifesta  nella  polemica  antimetafisica,  mentre  tipica
          dell’autore  è  la  ricerca  di  una  teoria  unitaria,  capace  di  rendere  ragione  dei  vari

          ordini di fenomeni (Saint-Simon pensò per qualche tempo di poter estendere anche
          alla  storia  e  alla  società  la  validità  della  legge  di  gravitazione  universale).
          Esprimono  questa  esigenza  le  opere  scritte  fino  al  1813,  tra  cui: Lettere  di  un
          abitante  di  Ginevra  ai  suoi  contemporanei  (1802), Introduzione  ai  lavori
          scientifici del XIX secolo (1807-1808), Schizzo di una Nuova Enciclopedia (1810),
          Memoria  sulla  scienza  dell’uomo  (1813), Lavoro  sulla  gravitazione  universale
          (1813).  Successivamente,  abbandonata  l’idea  di  una  sintesi  scientifica

          onnicomprensiva e quella connessa del governo dell’umanità affidato a un consiglio
          di  scienziati  («  consiglio  di  Newton  »),  Saint-Simon  concentrò  la  sua  riflessione
          sulle leggi che governano la storia e la società. Pervenne alla conclusione che nello
          sviluppo dell’umanità si alternano epoche « organiche » ed epoche « critiche », vale
          a dire periodi di assetto stabile ed equilibrato e di valori universalmente condivisi e
          periodi  di  disgregazione  dell’unità  sociale  e  di  affermazione  di  contrastanti

          prospettive individuali. La nascente età organica, di cui Saint-Simon intravvede la
          fisionomia,  sarà  caratterizzata  dal  fatto  che  i  nuovi  detentori  del  potere  spirituale
          saranno  gli  scienziati,  in  quanto  dotati  della  massima  capacità  di  previsione,  e  i
          detentori  del  potere  temporale  saranno  gli  industriali.  Il  governo  di  questi  ultimi
          assicurerà la pace tra le nazioni e il più alto benessere possibile per i singoli. Alla
          base dell’unità spirituale che verrà a costituirsi ci sarà la filosofia positiva, e cioè la
          tendenza comune a fondare ogni discorso su fatti obiettivamente osservati. L’avvento

          di una tale età è per Saint-Simon il risultato necessario dello sviluppo storico: che
          gli uomini si lascino « trascinare » o invece « corrano » spontaneamente verso di
          essa può incidere sui tempi del processo, ma non sulla qualità del suo esito. Questa «
          filosofia  della  storia  »  e  questa  previsione  dell’immediato  futuro  costituiscono  il
          tema  di  numerosi  scritti,  come L’industria  (1816-1818), La politica  (1819), Del

          sistema industriale  (1821-1822), Catechismo degli industriali (1823-1824). Oltre
          al  saggio Della  riorganizzazione  della  società  europea  (1814),  redatto  in
          collaborazione con A. Thierry e volto a dimostrare la necessità dell’unione politica
          dell’Europa, Saint-Simon scrisse anche l’opera uscita postuma Nuovo cristianesimo
          (1825),  nella  quale  l’avvento  della  società  futura  è  presentato  come  definitiva
          realizzazione  del  messaggio  evangelico.  Poco  letto  da  vivo,  Saint-Simon  è  stato
          anche in seguito conosciuto per lo più indirettamente, attraverso l’elaborazione del
          suo pensiero operata dai due maggiori discepoli, Enfantin e Bazard, i quali peraltro

          introdussero nella dottrina alcuni motivi, come la critica alla proprietà privata, che
          non figurano negli scritti del maestro. Tuttavia la sua influenza nella storia delle idee
          e della vita politica ed economica è stata notevole. (V. SANSIMONISMO.) Comte, per
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