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          SABUNDE (Ramón). V. RAIMONDO SEBUNDE.
          SACCHÈRI  (Giovanni  Gerolamo),  matematico  e  filosofo  italiano  (Sanremo  1667  -

          Milano 1733).  Fu il maggior matematico italiano della prima metà del  Settecento.
          Entrato nella Compagnia di Gesù, nel 1697 pubblicò un notevole trattato di logica,
          ma  solo  nel  1733,  l’anno  stesso  della  sua  morte,  pubblicò  l’opera  di  maggiore
          importanza  per  la  storia  dei  fondamenti  della  geometria: Euclides ab omni naevo
          vindicatus. In quest’opera si proponeva di dimostrare la verità del postulato delle
          parallele di Euclide, seguendo un procedimento logico differente da quello usato dai
          suoi  predecessori,  cioè  negando  il  postulato  e  cercando  di  ricavare  da  questa

          negazione  tutte  le  conseguenze  logiche  necessarie  fino  a  incontrarne  una  che
          risultasse  incompatibile  col  sistema  dei  postulati  euclidei.  La  conclusione  del
          Saccheri risulterebbe positiva (cioè il quinto postulato sembrerebbe dimostrato), ma
          l’importanza della sua opera non sta in tale conclusione, che si è poi rivelata non
          fpndata, bensì nell’argomentazione iniziale per assurdo: la negazione dell’ipotesi è
          esaminata con logica sottilissima in tutte le sue implicazioni e, nel momento stesso in

          cui si propone di dimostrare l’assolutezza della costruzione di Euclide, costituisce il
          punto di partenza della geometria non euclidea.
          Bibliogr.:  E.  Beltrami, Un  precursore  italiano  di  Legendre  e  Lobatchewsky,  «
          Rendiconti  della  R.  Accademia  dei  Lincei  »,  1889;  G.  Vailati, Di  un’opera
          dimenticata del padre Gerolamo Saccheri, « Rivista di filosofia », 1903; L. Allegri,
          The mathematical works of Gerolamo Saccheri, Nuova York 1960.

          SACRO.  In  senso  generale  il  sacro  è  il  carattere  di  ciò  che  possiede  un  valore
          assoluto  ed  è  nella  sua  essenza  separato  e  nascosto,  e  perciò  non  raggiungibile,
          almeno nei modi in cui si ha accesso alle altre cose (il suo opposto è il profano, che
          è la qualità di ciò che [essendo fuori dell’area del tempio] non è protetto da divieti e

          da interdizioni particolari). All’analisi della nozione di sacro è dedicata un’opera,
          intitolata     appunto Il  sacro  (1917),  a  suo  tempo  molto  discussa  e  forse
          sopravvalutata,  del  teologo  protestante  tedesco  Rudolf  Otto,  secondo  il  quale  il
          carattere primo del sacro è il « numinoso » (dal lat. numen), cioè la potenza avvolta
          di mistero. Di fronte al numinoso l’uomo è pervaso da vari sentimenti: quello della «
          paura » al cospetto dei suoi poteri occulti, quello dell’attrazione esercitata dalla sua
          « fascinosità », quello del « mistero » dinanzi alla sua inconoscibilità. Rudolf Otto

          deriva dal sacro così inteso tutte le categorie della vita religiosa, come i tabù, le
          nozioni di peccato e di espiazione, ecc.
          SAINT-SIMON (Claude Henri DE ROUVROY, conte DI), filosofo e sociologo francese
          (Parigi  1760-1825).  Venne  avviato  alla  carriera  delle.  armi  e  prese  parte  (1779-

          1782) alla guerra di  Indipendenza americana subendo profondamente il fascino di
          quella  esperienza.  Tornato  in  patria,  visse  in  modo  avventuroso  gli  anni  della
          Rivoluzione e dell’ascesa di Napoleone: ricostituì il proprio patrimonio dissestato
          speculando sui beni nazionali, andò in prigione e ne uscì solo dopo il 9 termidoro,
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