Page 592 - Dizionario di Filosofia
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Stammler, e la scuola di Baden*, volta a una fondazione oggettiva e non psicologica
dei valori conoscitivi, estetici e morali (« filosofia dei valori ») e rappresentata da
W. Windelband, H. Rickert, E. Lask, H. Münsterberg, B. Bauch, E. Troeltsch.
D’altra parte la linea di ricerca di alcuni filosofi e storici, come Simmel e Dilthey,
impegnati nella determinazione della possibilità, dei modi e dei limiti del sapere
storico, emerge anch’essa dal terreno speculativo del neocriticismo. I tratti comuni a
questi vari pensatori e gruppi sono l’analisi critica dei dati immediati e l’aspirazione
a giungere attraverso di essa alla fondazione di una oggettività non empirica e non
psicologica sia delle strutture logiche del pensiero, sia dei valori estetici e morali.
Il neocriticismo ebbe autorevoli rappresentanti anche in Francia (C. Renouvier, S.
Pillon, L. Brunschvicg) e in Inghilterra (S. H. Hodgson, R. Adamson, G. D. Hicks).
In Italia il movimento non trovò rispondenza adeguata: deriva tuttavia in parte dal
neocriticismo tedesco la formazione di A. Banfi.
Bibliogr.: G. Barzellotti, La nuova scuola di Kant e la filosofia scientifica
contemporanea in Germania, Roma 1880; A. Steriad, L’interprétation de la
doctrine de Kant par l’école de Marbourg, Parigi 1913; J. Hessen, Die
Religionsphilosophie des Neukantianismus, Friburgo 1924; H. Dussort, L’école de
Marbourg, Parigi 1963; L. Lugarini, Criticismo e « fondazione soggettiva », Urbino
1967.
NEOEMPIKISMO. Termine che indica l’empirismo contemporaneo, in quanto
caratterizzato dal rifiuto di alcune tesi dell’empirismo tradizionale e dalla riduzione
della filosofia ad analisi dei metodi e dei linguaggi della scienza. Si distingue
dall’empirismo tradizionale soprattutto per la concezione dell’origine non empirica
delle costruzioni logiche e matematiche. I suoi presupposti coincidono più o meno
con quelli del neopositivismo*, che si qualifica del resto anche come empirismo
logico.
NEOHEGELISMO. Movimento filosofico sorto dalla ripresa e dallo sviluppo di alcuni
temi della filosofia di Hegel soprattutto nella cultura anglo-sassone. Tra gli
esponenti più importanti: J. H. Stirling, E. Caird, T. H. Green, F. H. Bradley, B.
Bojanquet. (V. HEGELISMO.)
NEOKANTISMO. Movimento filosofico sorto nella seconda metà del XIX sec. come
restaurazione del metodo critico di Kant e ripresa di alcuni temi fondamentali del
suo pensiero. (V. NEOCRITICISMO.)
NEOLAMARCKISMO. Ipotesi evolutiva che ripete in forma aggiornata i principi di J.-
B, Lamarck. Essa nega il valore fondamentale della selezione naturale e attribuisce
un ruolo fondamentale alle abitudini nel determinare le modificazioni strutturali, ed
ebbe una grande fortuna alla fine del XIX sec. e all’inizio del XX. I suoi maggiori
assertori sono stati E. D. Cope, che ne è stato il caposcuola, Packard e Osborn negli
Stati Uniti; Haeckel e Nāgeli in Germania; Spencer in Inghilterra. Fra le edizioni più
recenti del lamarckismo possono venire considerati il miciurinismo e le posizioni di
Lysenko nell’URSS.
NEOPITAGORISMO. Movimento filosofico-religioso che si verificò nella cultura