Page 554 - Dizionario di Filosofia
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Bibliogr.: Per la bibliografia del materialismo dialettico e storico, v. MARXISMO.
MATHIEU (Vittorio), filosofo italiano (Varazze 1923). Dal 1962 al 1966 insegnò
filosofia teoretica all’università di Trieste; attualmente è docente di filosofia
all’università di Torino. Grande influenza ebbero sul suo pensiero N. Abbagnano e,
fra i classici, Bergson e Kant. Di quest’ultimo in particolare egli mette in risalto il
concetto di una oggettività fondata sul conoscere scientifico, mentre da Bergson
riprende l’idea di una realtà « stratificata » in livelli di differente durata, entro i
quali si muovono l’attività intellettuale e la memoria. La filosofia infatti, secondo
Mathieu, ha il compito di mettere in rilievo la differenza ontologica tra i vari livelli
della realtà che la scienza vede invece tutti proiettati sul piano dell’oggettività.
Opere principali: L’oggettività (1960), Il problema dell’esperienza (1963), Storia
della filosofia (1966-1967), La speranza nella rivoluzione (1972).
MAUPERTUIS (Pierre Louis MOREAU DE), filosofo e matematico francese (Saint-Malo
1698 - Basilea 1759). Dopo aver iniziato la carriera militare si dedicò alla
matematica. Nel 1744 enunciò il suo famoso principio della minima azione. Nel
1746 accettò l’invito del re di Prussia, che su consiglio di Voltaire gli affidò la
direzione dell’Accademia reale di Prussia. Questa conobbe allora un periodo di
grande prosperità, mentre l’influenza francese raggiungeva in Prussia il suo apogeo.
Ma a Berlino Maupertuis si fece molti nemici. Dapprima S. König, che fece
espellere dall’Accademia per avere detto che il principio della minima azione era
inesatto e in ogni caso enunciato da Leibniz; successivamente Voltaire, che parve
prendere le parti di König. Oltre che svolgere sul piano scientifico una efficace
difesa delle teorie newtoniane, Maupertuis si occupò di problemi di biologia,
cercando di sostituire spiegazioni scientifiche al richiamo a una finalità
provvidenziale presente nella natura. Cercò anche di dare una spiegazione
biologiconaturalistica dell’origine del linguaggio. In campo morale cercò di
introdurre il calcolo dei piaceri e dei dolori in vista di un’etica utilitaristica.
Bibliogr.: Oeuvres, 4 voll., Lione 1756; su M.: P. Brunet, Maupertuis, étude
biographique, Parigi 1929; P. Brunet, Maupertuis. L’oeuvre et sa place dans la
e
pensée scientifique et philosophique du XVIII siècle, Parigi 1929; E. Callot,
Maupertuis, le savant et le philosophe, Parigi 1964; R. Grimsley, Maupertuis,
Turgot and Maine de Biran, on the origin of language, « Studies on Voltaire and
the eighteenth century », 1968.
MAUSS (Marcel), sociologo ed etnologo francese (Epinal, Vosgi, 1872-Parigi 1950).
Dal 1901 tenne la cattedra di storia delle religioni dei popoli allo stato di natura,
presso la Scuola di alti studi di Parigi; nel 1928 fondò l’Istituto di etnologia di
Parigi. Viene considerato uno dei massimi esponenti della scuola etnologica
francese; le sue ricerche hanno ispirato molte opere sociologiche ed etnologiche. Sue
opere principali: Saggio sulle migrazioni stagionali degli Eschimesi (1904), Il
dono (1926), Frammenti di un piano di sociologia generale descrittiva (1934).
MAYĀ (voce sanscrita). Nel vedānta e in altri sistemi filosofici indiani, l’apparenza
illusoria del mondo. Nei Veda la mayā rappresenta la forza miracolosa di una