Page 38 - Dizionario di Filosofia
P. 38

lo scarso interesse per l’effettiva storia della scienza da parte degli epistemologi; da

          parte sua il popperiano Joseph Agassi, nel polemico Towards an Historiography of
          Science  (1963),  ribatteva  che  lo  stato  degli  studi  di  storia  della  scienza,  che
          programmaticamente  prescindevano  da  ogni  considerazione  metodologica,  era  «
          deplorevole »; pochi anni dopo, una ricca applicazione delle varie metodologie a
          vari « casi storici » permetteva di « ricostruire razionalmente » alcune delle svolte
          più significative dello sviluppo scientifico con un triplice esito: quello di mettere a

          fuoco alcuni dei tratti più significativi delle metodologie stesse intese come chiave
          interpretativa  della  storia  reale  dei  programmi  di  ricerca  scientifica;  quello  di
          fornire degli interessanti punti di riferimento, sul piano della « logica della scoperta
          scientifica  »  a  chi  considera  l’impresa  scientifica  dai  più  svariati  punti  di  vista;
          quello,  infine,  di  recuperare  tematiche  rilevanti  per  l’attuale  dibattito  scientifico.
          Sicché appropriatamente I. Lakatos iniziava un suo intervento (1970), parafrasando
          un noto motto kantiano: « Filosofia della scienza senza storia della scienza è vuota;

          storia della scienza senza filosofia della scienza è cieca ».
                La seconda considerazione riguarda invece le relazioni tra i diversi indirizzi
          epistemologici.  «  Empirismo  logico  »,  «  razionalismo  critico  »,  «  epistemologia
          bachelardiana », « impostazione materialistico-dialettica » ecc., tanto per richiamare
          quelli  qui  menzionati,  non  rappresentano  ormai  delle  impostazioni  assolutamente
          omogenee,  quanto  dei  progetti  a  largo  raggio,  entro  cui  coesistono  atteggiamenti

          metodologici  che  possono  essere  notevolmente  differenziati  per  svariatissime
          ragioni,  non  ultime  quelle  di  carattere  ambientale  (tradizioni  culturali  e  strutture
          istituzionali dei paesi dei vari studiosi, ecc.). Ciascuna impostazione metodologica
          offre allora canoni propri di ricostruzione dei « casi storici » e di interpretazione
          razionale  della  «  pratica  scientifica  ».  Ora,  se  si  vuole  che  l’interazione  tra
          riflessione  epistemologica  e  ricerca  storica  sia  qualcosa  di  più  di  un  semplice  «
          matrimonio  di  convenienza  »  (R.  Giere),  se  si  vuole  cioè  che  il  ricorso

          all’esemplificazione  storica  non  si  riduca  all’illustrazione  scolastica  di  schemi
          metastorici,  occorre  a  nostro  avviso  rendere  sempre  più  aperto  e  costruttivo il
          confronto  dei  vari  indirizzi  sulle  tematiche  di  maggior  dibattito,  quali  quelle,
          poniamo, della crescita della conoscenza scientifica, dei rapporti della scienza con
          altre  attività  intellettuali  (come  la  metafìsica,  la  letteratura,  le  arti,  ecc.),  della

          relazione tra gli ideali di razionalità della scienza « pura » e le concrete esigenze
          delle scienze « applicate » e della tecnologia (ove la distinzione tra scienza « pura »
          e  «  applicata  »  va  intesa  come  una  semplice  distinzione  di  comodo),  della
          mediazione,  infine,  tra  i  «  contenuti  oggettivi  »  del  sapere  scientifico  e  le
          sollecitazioni di natura sociale che sottendono l’impresa scientifica. La « posta in
          gioco » è ancora la razionalità, non solo dell’attività scientifica, ma della riflessione
          su  di  essa.  L’idea  guida  più  stimolante  ci  pare  allora  quella  che  anche  nella
          riflessione  metodologica  oltre  che  in  quella  scientifica  sia  possibile  un  «

          approfondimento » delle tematiche di fondo che riesca, a lungo termine, a mediare
          contrapposizioni,  a  prima  vista  radicali  e  inconciliabili,  in  una  più  articolata
          comprensione delle esigenze metodologiche e a prospettare una chiave interpretativa
   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43