Page 270 - Dizionario di Filosofia
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ECONOMISMO. Concezione che fa dipendere ogni attività dell’uomo dall’incidenza

          prevalente  delle  motivazioni  economiche.  Più  specificamente  nel  linguaggio
          filosoficopolitico dei marxisti il termine è usato per designare la posizione di chi
          sottovaluta  il  peso  dell’iniziativa  umana  e  dell’impegno  della  volontà  di  fronte
          all’oggettività della struttura economica, concepita fatalisticamente come « natura »
          immodificabile.
          Un  movimento  in  tal  senso  sorse  alla  fine  del XIX  sec.  in  seno  al  partito

          socialdemocratico russo, diretto contro il marxismo rivoluzionario. Secondo i suoi
          promotori (Prokopovié, Kuskova), la classe operaia avrebbe dovuto condurre solo
          un  conflitto  economico  e  opporsi  alla  formazione  di  un  partito  politico  operaio
          indipendente. Tale movimento fu condannato da Lenin nelle sue opere.
          ECPÌROSI  (gr. ekpýrōsis, conflagrazione).  Secondo gli stoici, l’incendio totale con
          cui si conclude un ciclo cosmico (grande anno), dopo il quale la vita dell’universo

          ricomincia  ripetendosi  in  necessari  cicli  identici  (etemo  ritorno).  Tale  dottrina,
          tipica del pensiero stoico, si trova già in Eraclito.
          EDDINGTON (sir Arthur Stanley), astronomo e fisico inglese (Kendal, Westmorland,
          1882  -  Cambridge,  1944).  Professore  di  astronomia  e  filosofia  sperimentale  a

          Cambridge dal 1913, dalle sue ricerche, soprattutto di astronomia stellare, elaborò
          un  sistema  idealistico  che  negava  il  concetto  di  «  astrazione  »  scientifica,  per
          sostituirvi  quello  di  «  creazione  »,  conseguente  all’attività  selezionatrice  della
          mente. Sono importanti anche i suoi lavori di cosmologia.
          Bibliogr.: The theory of relativity and its influence on scientific thought,  Londra

          1922; The expanding universe, Cambridge 1933 (trad. it.: Bologna 1934); su E.: A.
          Masani, Considerazioni  sulla  metodologia  della  fisica  e  sulla  dottrina  di
          Eddington,  « Acme  »,  1949;  J.  W.  Jolton, The  philosophy  of  science  of  A.  S.
          Eddington, L’Aia 1960.

          EDENISMO (da eden). Termine usato talvolta da sociologi e filosofi, come il Fourier,
          per indicare un particolare stato di assoluta felicità, in cui la società umana sarebbe
          vissuta.  Questa  mitica  età  dell’oro  sarebbe  precedente  allo  stato  selvaggio
          propriamente detto.
          EDONISMO  (dal  gr. hēdonè,  piacere).  Atteggiamento  di  chi  considera  come
          essenziale  nella  vita  la  ricerca  del  piacere.  Tale  tendenza  in  filosofia  fu

          rappresentata nell’antichità da Aristippo, fondatore della scuola cirenaica.
          EDUCAZIONE.  Se  si  intende  il  concetto  di educazione  con  l’ampiezza  e  la
          comprensività che gli spettano, non si può fare a meno di accettare due conclusioni
          fondamentali, e cioè da un lato che non esiste società umana, per primitiva e informe
          che sia, che non possieda le sue istituzioni educative, e dall’altro che l’educazione

          investe e copre l’intera vita dell’uomo. Ogni società elabora quella che i sociologi
          designano  col  nome  di cultura, includendo nella nozione il complesso dei valori,
          delle conoscenze e delle tecniche che assicurano la convivenza, la soddisfazione dei
          bisogni  e  la  sopravvivenza  del  gruppo.  La  trasmissione  della  cultura  da  una
          generazione all’altra è il compito primario di quella che si chiama « educazione »:
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