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dell’evoluzione umana.
Bibliogr.: Rimandiamo alle indicazioni bibliografiche relative agli autori citati, per
quanto riguarda le varie interpretazioni proposte sullo sviluppo civile. Indichiamo
qui alcuni testi che hanno affrontato il problema in relazione alla definizione delle
varie filosofie della storia elaborate: R. Flint, History of the philosophy of history,
Edimburgo-Londra 1893; A. F. Pollard, Factors in modern history, Londra 1919; M.
H. Nicholson, The breaking of the circle, Nuova York 1942; E. L. Tuveson,
Millennium and Utopia, Nuova York 1949; E. Gilson, Les métamorphoses de la
cité de Dieu, Lovanio-Parigi 1952; I. Berlin, Historical inevitability, Londra 1955;
F. E. Manuel, Shapes of philosophical history, Londra 1965; Karl Lowith’s view of
history: a critical appraisal of historicism, L’Aia 1969; H. N. Tuttle, Wilhelm
Dilthey’s philosophy of historical understanding, Leida 1969; J. E. Sullivan,
Prophets of the west: an introduction to the philosophy of history, Nuova York
1970; A. J. Toynbee, Toynbee on Toynbee, Nuova York-Oxford 1974.
CLAPARÈDE (Edouard), psicologo svizzero (Ginevra 1873-1940). Fu professore di
psicologia sperimentale a Ginevra e nel 1912 fondò l’istituto J.-J. Rousseau,
dedicato alle ricerche di psicologia infantile. Le sue opere espongono una teoria
simile a quelle di Wundt, Ribot e James. Opere principali: L’associazione di idee
(1904), Psicologia del bambino e pedagogia sperimentale (1909), L’educazione
funzionale (1931), L’invenzione diretta (1937), Morale e politica (1940).
CLARKE (Samuel), filosofo e teologo inglese (Norwich 1675 - Londra 1729). Nel
1704-1705 pronunciò una serie di sermoni che gli diedero fama e che furono poi
riuniti nel volume Sull’esistenza e sugli attributi di Dio (1705). In esso Clarke, la
cui filosofia fu definita « razionalismo etico », sostiene che l’esistenza di Dio deve
essere stabilita unicamente mediante argomenti di ragion pura e la deduce a priori
dall’idea di un Essere eterno, completando la dimostrazione con la prova di Newton
mediante lo spazio e il tempo infiniti, concepiti come attributi di Dio. Nel 1715-1716
ebbe una lunga discussione epistolare con Leibniz, in cui sostenne il principio
newtoniano della provvidenza divina contro la dottrina dell’armonia prestabilita: il
carteggio fu pubblicato nel 1717.
Bibliogr.: The Leibnitz-Clarke correspondence, a cura di G. H. Alexander,
Manchester 1956. Su C.: A. Koyré, Dal mondo chiuso all’universo infinito, Milano
1973.
CLASSE. Nella logica, insieme degli oggetti che possiedono una o parecchie
caratteristiche in comune.
• Logica delle classi, parte della logica matematica che considera le forme sotto
l’aspetto estensivo, in opposizione alla logica dei predicati, che le considera dal
punto di vista comprensivo.
• Classi sociali e lotta di classe. Secondo le teorie marxiste, l’apparizione e lo
sviluppo delle classi sociali hanno coinciso con la divisione del lavoro e
l’apparizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, mentre all’origine la
società era senza classi. Le classi sono dunque definite dalla loro posizione in seno a