Page 107 - Dizionario di Filosofia
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matematica, fatto allo scopo di stabilire senza omissioni né sovrabbondanza le
nozioni primitive. Nella logica matematica contemporanea, l’elaborazione di
un’assiomatica consiste nella formulazione di una teoria scientifica mediante un
sistema di « simboli », che non hanno più alcun riferimento a oggetti forniti di
caratteri intuitivi, e nello stabilire le proprietà di tali simboli e le regole del loro uso
mediante relazioni con altri simboli, enunciate dagli assiomi. Tali assiomi,
nell’ambito di un sistema, sono ammessi senza dimostrazione; la loro scelta è
arbitraria, purché soddisfi a certe esigenze, quali quelle della coerenza o
compatibilità, completezza e reciproca indipendenza. (V. ASSIOMA.)
Dagli assiomi si ricavano poi per via deduttiva altri enunciati, la cui dimostrazione è
quindi fondata sugli assiomi. La caratteristica dell’assiomatica (e quindi
l’opportunità della sua elaborazione) è quella di essere suscettibile di molte altre
interpretazioni (dette modelli) oltre quella originale da cui si sono prese le mosse.
ASSOCIAZIONE delle idee. Il collegarsi reciproco non solo delle idee, ma di tutti gli
elementi della coscienza (sensazioni, immagini, sentimenti, ecc.) secondo certe
relazioni costanti, che vengono chiamate leggi dell’associazione. Secondo tali
relazioni, già enunciate da Platone, si distinguono l’associazione per contiguità
(l’inverno evoca il freddo), l’associazione per somiglianza (un tappeto verde evoca
una prateria) e quella per contrasto (il bianco evoca il nero). Ma tali distinzioni,
puramente descrittive, sono state oggetto di discussione e di critica. La teoria che
riconduce tutta l’attività mentale all’associazione delle idee è l’associazionismo*.
Nella psicologia moderna i processi associativi sono alla base delle ricerche sul
pensiero e sull’influenza dei fattori emotivi (a una parolastimolo il soggetto risponde
con la prima parola che gli viene in mente; parolastimolo e parola-risposta).
ASSOCIAZIONISMO. Indirizzo filosofico e psicologico che spiega mediante
l’associazione delle idee tutte le operazioni intellettuali, tutti i princìpi della ragione
e in sostanza tutto l’insieme della vita mentale. Esso risolve ogni fatto psichico in
elementi semplici che si collegano l’un l’altro meccanicamente. Per l’analogia che si
può istituire fra tali elementi semplici e gli atomi di cui si compongono i corpi,
l’associazionismo è stato detto anche atomismo psicologico. Come teoria filosofica,
nasce nell’ambito dell’empirismo inglese: suo iniziatore è considerato David
Hartley, che utilizzò l’esposizione fatta da Hume delle leggi dell’associazione delle
idee nel Trattato della natura umana. Ulteriori sviluppi ebbe la dottrina con James
Mill e John Stuart Mill, il quale affermò che « le leggi dell’associazione delle idee
stanno alla psicologia come la legge di gravitazione all’astronomia e le proprietà
elementari dei tessuti alla fisiologia ». Altri sostenitori di questa tesi furono
Alexander Bain e Wilhelm Wundt; Herbert Spencer vi introdusse le due idee
dell’evoluzione e dell’ereditarietà.
Per comprendere l’associazionismo bisogna anzitutto chiarire il senso del termine
associazione: non si tratta in questo caso della sua accezione generale di legame;
l’associazione in questione è l’evocazione automatica e spontanea di stati
psicologici da parte di altri stati psicologici.
L’associazionismo consiste nel sostenere che tutta la vita mentale, comprese le sue