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filosofia prima). Nella trattazione delle singole discipline Aristotele parte sempre da
un riconoscimento delle determinazioni empiriche, che vengono gradualmente
generalizzate, così da consentire una sistematica classificazione e un ordinamento
della materia. Da questo punto di vista le analisi aristoteliche costituiscono la
traduzione teorica dell’esperienza concreta del suo tempo e i limiti e gli aspetti
dogmatici che le contraddistinguono sulla scorta di esperienze successive, sono
imputabili all’abbandono del metodo di ricerca che Aristotele aveva teorizzato, a
favore di una acritica accettazione della sua opera.
Bibliogr.: L’edizione più importante delle opere di Aristotele è quella curata da I.
Bekker e edita dall’Accademia delle scienze di Berlino, 5 voll., Berlino 1831-1836
(rist. con una nuova introduzione di O. Gigon, Berlino 1960-1961); molto utile il vol.
5°, che contiene l’Index aristotelicus a cura di H. Bonitz. Importante anche Th.
Kierman – E. James, Aristotle dictionary, Nuova York 1962; sempre a cura
dell’Accademia di Berlino è stato pubblicato un Supplementum aristotelicum, 3
voll., Berlino 1885-1893; fondamentale l’edizione dei Commentaria in Aristotelem
graeca, a cura di vari studiosi, 23 voll., Berlino 1882-1909. Per i frammenti: V.
Rose, Aristoteles Pseudepigraphus, Lipsia 1873; W. D. Ross, Fragmenta selecta,
Oxford 1955. In italiano: Organon, a cura di G. Colli, Torino 1955; De motti
animalium, a cura di L. Torraca, Napoli 1958; Fisica, a cura di G. Laurenza, Napoli
1967; Etica nicomachea, Bari 1957; Grande etica, etica eudemia, Bari 1965;
Politica, a cura di R. Laurenti, Bari 1966; Costituzione degli ateniesi, a cura di C.
A. Viano, Torino 1955; Poetica, a cura di M. Valgimigli, Bari 1964; Retorica, Bari
1961; Della filosofia, a cura di M. Untersteiner, Roma 1963; Protreptico, a cura di
E. Berti, Padova 1967; lo pseudo aristotelico Economico, a cura di R. Laurenti, Bari
1967; estremamente importanti sono le seguenti edizioni: Opere biologiche, a cura di
D. Lanza e M. Vegetti, Torino 1971, e La metafisica, a cura di C. A. Viano, Torino
1974.
Per una bibliografia più ampia si può consultare Aa. Vv., Aristotele nella critica e
negli studi contemporanei, Milano 1957; la più importante opera complessiva
dedicata al pensiero di Aristotele è W. Jaeger, Aristoteles, Grundlegung einer
Geschichte seiner Entwicklung, Berlino 1923 (trad. it.: Firenze 1934). Altre opere
che costituiscono una buona introduzione all’opera di Aristotele sono: U. von
Wilamowitz-Moellendorf, Aristoteles und Athen, Berlino 1893; D. Ross, Aristotle,
Londra 1923; L. Robin, Aristote, Parigi 1944; D. J. Allan, The philosophy of
Aristotle, Oxford 1952; J. Brun, Aristote et le Lycée, Parigi 1961; J. Moreau,
Aristote et son école, Parigi 1962; M. Grene, A portrait of Aristotle, Londra 1963; I.
Düring, Aristoteles. Darstellung und Interpretation seines Denkens, Heidelberg
1966; G. E. R. Lloyd, Aristotle: the growth and structure of his thought, Cambridge
1968; C. A. Viano, Aristotele, in I protagonisti delia storia universale, vol. 2°,
Milano 1968. A carattere generale, su Aristotele e la sua influenza, le seguenti:
Autour d’Aristote. Recueil d’études de philosophie ancienne et médievale, offert à
Mons. A. Mansion, Lovanio 1955; Aristotle and Plato in the Mid-Fourth Century, a
cura di I. Düring e G. E. L. Owen, Göteborg 1960; Aa. Vv., Aristote et les