Page 54 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                a  descrivere  chi  fosse  effettivamente  Gesù  e  come  si  dovesse
                intendere  il  suo  messaggio.  Soltanto  nel  campo  gnostico  si
                annoverano  20  vangeli  e  almeno  un  Apocalisse  (svelamento),
                quello di Giacomo, anche se il più noto Apocalisse è quello di
                Giovanni,  che  peraltro  può  essere  inserito  a  pieno  titolo  nella
                letteratura gnostica.
                     Nella Gnosi cristiana dotta fu enfatizzata la “conoscenza” al
                posto  della  “fede”,  con  un  contatto  diretto  uomo  –  dio,
                quest’ultimo  inteso  come  illuminazione  interiore,  soggettiva,
                senza  intermediari  e,  quindi,  escludendo  la  classe  sacerdotale.
                Sostanzialmente si trattava di confraternite di “liberi pensatori”,
                indagatori del mondo, della metafisica e ricercatori della verità.
                Ne conseguì inevitabilmente che vescovi e chierici contrastassero
                duramente  questa  concezione  iniziatica  del  cristianesimo,  con
                tutte le loro forze, inondandola di anatemi.
                     Per gli Gnostici cristiani i vescovi e soprattutto i padri della
                chiesa “ortodossi” e “cattolici”, non erano altro che servi del Dio
                minore: il Dio demiurgo che governa il mondo con la perfidia e
                la violenza.
                     Per  gli  Gnostici,  Gesù  veniva  inteso  come  il  sublime
                maestro che svela i segreti profondi dell’universo: uno scrigno di
                sapienza e conoscenza, e rigettavano quasi con sdegno il concetto
                di  un  dio  che  “si  fa  uomo  e  muore  per  redimere  i  peccati  del
                mondo”!
                     Per gli Gnostici il problema centrale non era il peccato, ma
                l’ignoranza; pertanto la “buona novella cristiana” non riguardava
                la fede, ma la conoscenza!
                     In  fin  dei  conti  il  messaggio  del  Cristo  è  sostanzialmente
                una  lezione  illuminante,  necessaria  a  diradare  le  tenebre
                dell’ignoranza  e  portare  al  “nasce  te  ipsum”  dalle  scuole
                filosofiche greche alla conoscenza di Dio, inteso come sublime
                architetto  dell’Universo,  impregnato  della  sua  insondabile
                armonia.
                     Comprendere oggi gli Gnostici risulta molto difficile, poiché
                l’evoluzione  del  loro  pensiero  differisce  notevolmente  dalla
                teologia  e  dalla  cosmologia  che  vennero  ad  affermarsi  nella
                tradizione sia occidentale che orientale: le “scuole” di Antiochia,
                dove i cristiani per la prima volta si riconobbero tali, e di Roma.
                In questo contesto Alessandria finì per soccombere totalmente a
                Roma  e  a  Costantinopoli,  che  nel  frattempo  era  subentrato  ad
                Antiochia,  anche  sul  piano  intellettuale  e  teologico;  com’era


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