Page 47 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                straordinario colpo d’ali può sottrarre chi ne è succube. Ancora
                oggi i labirinti abbondano nella vita comune! Possono sembrare
                banali, ma sono sempre terribili, come le dipendenze dall’alcol,
                dalla droga, dal gioco d’azzardo, dall’ossessione del sesso…
                     Dal labirinto se ne esce in due modi: con il filo di Arianna
                oppure  con  il  colpo  d’ali  di  Dedalo,  in  entrambi  i  casi
                un'allusione palese alla gnosi e soltanto l’iniziato può sperare di
                “volare”, senza precipitare com’è accaduto all’inesperto Icaro.
                     Uno  dei  massimi  esempi  di  labirinto  è  la  “Divina
                Commedia”  con  il  poeta  smarrito  nella  selva  oscura,  dove  il
                lungo  percorso  attraverso  inferno,  purgatorio  e  paradiso  può
                essere ravvisato come un percorso iniziatico in un labirinto. Non
                a caso Dante Alighieri era iniziato alla confraternita dei “Fedeli
                d’Amore”. All’interno della poi della stessa “Divina Commedia”
                c’è poi un ulteriore labirinto, descritto da Ulisse, dov’è palese il
                percorso  platonico  dell’affrancamento  dalla  bestialità  umana,  il
                recinto di Circe, alla luce del “fatti non foste a viver come bruti,
                ma per seguir virtute et conoscenza!”
                     Storicamente, infine, il mito del labirinto allude palesamente
                all’affrancamento di Atene, delle città minoiche del Peloponneso
                e della stessa Sicilia dall’egemonia cretese.

                     Ma torniamo a Pasifae, che fine ha fatto?
                     Minosse,  che  aveva  fama  di  re  saggio  per  quanto
                perseguitato da disgrazie, non era solito spargere sangue umano
                e,  pertanto,  imbarcò  la  lussuriosissima  regina  con  le  peggiori
                puttane di Creta, inviandole in perenne esilio. Dove? In un’isola
                remota  e  selvaggia.  Ma  lungo  il  percorso  Pasifae  convinse  il
                capitano della nave a portarla dalla sorella Circe, che aveva fama
                di dilettarsi in magia e gestiva il più grande bordello per marinai
                del Mediterraneo, nell’isola di Ea, dove gli uomini finivano per
                trasformarsi in maialini. Ma era davvero una strega Circe? Non
                sono gli uomini, per loro stessa natura, assai più porci degli stessi
                maiali e assai più bestie delle bestie peggiori?

                     Nel  Medioevo  il  labirinto  tornò  di  moda;  ma  questa  volta
                senza regine lussuriose, bambini con teste di toro, matasse, fili e
                fantastici voli… bensì fu tracciato nei pavimenti delle chiese.
                     A pochi è noto che il più bel labirinto medioevale si trova
                probabilmente nell’antica abbazia cistercense di Notre-Dame de
                Saint-Rémy Rochefort, nella Vallonia belga, ora trappista. Né si


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