Page 46 - I templari e il filo segreto di Hiram
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In seguito arrivò Teseo con la nave del tributo di sette
fanciulli e sette fanciulle ateniesi da offrire in pasto al Minotauro.
Ed entrò in gioco Arianna, figlia di Minosse e Pasifae, che
s’innamorò di lui e gli donò la matassa con il filo, per non
perdersi irrimediabilmente nel labirinto. Con la matassa nella
mano sinistra e la spada nella destra, Teseo trovò e uccise il
Minotauro; poi, grazie al filo, ritrovò l’uscita. Subito dopo se ne
andò sulla stessa nave con la quale era arrivato, con Arianna, i
fanciulli e le fanciulle che aveva salvato da una morte orrenda.
Ovviamente Arianna fu abbandonata sull’isola di Nasso, subendo
sorte simile a Medea, ma fu più fortunata poiché in quell’isola
solitaria incontrò Dioniso…
Storia dai molti miti che s’intrecciano, quella del labirinto!
Chi finì per rimetterci, in questa storia, fu l’architetto
Dedalo che si trovò rinchiuso nel labirinto da lui stesso costruito
e ora vuoto. Era stato lui consigliare ad Arianna lo stratagemma
della matassa e del filo per permettere a Teseo di districarsi in
quel groviglio di stanze e corridoi. Ci finì con il figlio Icaro,
avuto dalla più bella delle ancelle al servizio della regina, che in
tal modo si era sdebitata della vacca di legno. Dedalo, però, era
un tipo dalle molte risorse e s’inventò ali da angelo, collegate alle
braccia con la cera d’api. In tal modo spiccò il volo dal labirinto,
come un uccello, seguito dal figlio adolescente che, per eccessivo
entusiasmo, volò troppo in alto, si accostò eccessivamente al
sole, la cera si fuse, le ali si staccarono e l’incauto fanciullo
precipitò in mare. Dedalo, invece, arrivò in Sicilia, dove in
seguito sarebbe anche giunto Minosse che intendeva
riacciuffarlo, ma nel frattempo morì, probabilmente avvelenato.
Storia dalle molte allusioni, quella del labirinto!
La lussuria come massima perdizione dell’umanità, che per
certi versi accomuna Pasifae ad Eva.
L’ingegno umano in grado di superare qualsiasi avversità,
come il primo volo.
L’incauta temerarietà che porta alla perdizione.
La fuga da un labirinto che potrebbe portare in un altro
labirinto: dalla padella alla brace, come il tentativo di Icaro che si
accosta troppo al sole; esempio perfetto per chi, nel tentativo di
fuggire dal labirinto della vita quotidiana, cerca rifugio nel
labirinto della droga, precipitando rovinosamente.
Il labirinto come allusione delle debolezze umane se non
della follia che impregna l’uomo, dalla quale soltanto uno
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