Page 42 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                accolgono le tombe dei re che hanno costruito il Labirinto e sono
                vigilate da coccodrilli sacri. In un angolo del Labirinto si alza
                una  piramide  sulla  quale  vi  sono  scolpiti  animali  di  grandi
                dimensioni,  alla  quale  si  accede  per  una  strada  sotterranea.
                Altre due piramide si elevano al centro del lago, con le porte di
                accesso  situate  sott‟acqua.  Alla  sommità  di  queste  piramidi  ci
                sono statue colossali in pietra con i re assisi in trono. I soffitti e
                le pareti delle stanze e dei corridoi sono pieni di figure scolpite,
                mentre  ogni  cortile  è  circondato  da  colonne  di  pietre  bianche
                connesse  fra  loro  alla  perfezione.  Il  tetto  di  tutte  queste
                costruzioni  è  in  pietra  e  così  pure  i  muri  ricoperti  da
                iscrizioni…»

                     L’esistenza  di  questi  labirinti  in  Egitto  e  a  Creta  lascia
                supporre l’ipotesi di una correlazione tra le due civiltà, con una
                probabile derivazione della civiltà minoica da quella egizia: una
                derivazione  che  sarebbe  attestata  dallo  stesso  nome  stesso  di
                Minosse, che non alluderebbe tanto a un personaggio mitologico
                – storico, quanto ad un titolo onorifico con il significato di re,
                attribuito ai “signori” di Creta.
                     La  mitologia  greca  identifica  invece  Minosse  in  un
                personaggio nato dall’invaghimento di Zeus e della ninfa Europa,
                che non a caso attribuisce il nome al nostro continente con palese
                allusione all’origine della nostra civiltà.
                     Per il mito Minosse era un re giusto e saggio e, per questo
                motivo, fu assurto a giudice negli Inferi dopo la sua morte. Ma
                Minos fu anche il primo faraone dell’Egitto: il signore delle due
                case,  dei  due  granai,  dei  due  Paesi  (Alto  e  Basso  Egitto),  il
                capostipite di tutte le dinastie che all’inizio del IV millennio a.C.
                unificò in un unico regno i 42 principati in cui era suddivisa la
                valle del Nilo.
                     Siamo davvero alle origini della nostra storia!
                     Va  ricordato  che  probabilmente  erano  Cretesi  i  primi
                “Popoli  del  mare”  citati  nelle  iscrizioni  egizie  ai  tempi  del
                faraone Akhenaton, già presenti sullo scenario del Mediterraneo
                Occidentale  a  metà  del  II  millennio  a.C.  Da  queste  antiche
                iscrizioni  si  evince  che  questo  “popolo  del  mare”  ambisse
                costituire  un  impero  marittimo:  progetto  attestato  dallo  stesso
                mito  di  re  Minosse,  il  cui  regno  fu  caratterizzato  da  continui
                scontri  con  i  popoli  litoranei  della  Caria,  della  Licia,  della
                Cilicia, della Libia e della Sicilia, nella prospettiva di un impero


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