Page 39 - I templari e il filo segreto di Hiram
P. 39

pagina n.38      420451_LAVORATO.pdf







                assicurare l’immortalità agli adepti dei riti. Quale diversità con il
                Cristianesimo? Una diversità sostanziale e determinante: i culti di
                Attis - Cibale, di Iside - Osiride, di Mitra erano segreti e riservati
                a  pochi  adepti:  gli  iniziati.  Per  quanto  è  noto,  il  mitraismo  si
                diffuse principalmente tra gli ufficiali dell’esercito romano,  ma
                quando  nei  ranghi  di  comando  s’insinuarono  anche  i  barbari
                defluì rapidamente. Il cristianesimo, invece, si rivolse all’umanità
                intera: chiunque può esservi iniziato con il battesimo; anzi, più si
                è poveri, miseri, derelitti, infelici, e maggiore è l’aspettativa della
                salvezza!
                       Una similitudine: nei riti misterici venivano distribuiti il
                pane,  in  ringraziamento  a  Demetra,  e  il  vino,  in  omaggio  a
                Dioniso.  Inevitabile  il  riferimento  all’eukharistìa  (eu-khàris,
                rendere grazia)!
                       Un aspetto trascurato: nei riti misterici era importante la
                “iatriké tékne” (l’arte del guarire), di certo simbolica, ma anche
                materiale. Soltanto con l’acquisizione di quest’arte il “filone di
                Dioniso – Demetra” e il “filone apollineo” s’intersecavano e si
                annodavano,  tendendo  alla  “sapienza  totale”:  la  “mitopoièsi”,
                cara ai Greci.
                       Claudio  Galeno,  il  medico  più  famoso  dell’antichità,
                dopo  il  mitico  Ippocrate,  ebbe  a  scrivere  che  “l’iniziazione  ai
                misteri  della  natura  (e  della  medicina)  non  è  inferiore
                all’iniziazione ai misteri di Orfeo e di Eleusi”.
                       Di  certo  l’orfismo  influenzò  profondamente  Pitagora,
                poiché  evidente  che  il  grande  filosofo  di  Samo  attinse  a  piene
                mani dai mysteria di Orfeo, con un’evoluzione ulteriore: il mezzo
                di  purificazione  non  era  più  la  rievocazione  del  mito,  bensì  la
                ricerca  scientifica!  Pitagora,  inoltre,  inserì  la  matematica  tra  la
                poesia  e  la  musica,  tendendo  all’armonia  assoluta,  divina,
                intrinseca  nel  cosmo.  Fu  con  Pitagora  e  successivamente  con
                Platone, come ebbe correttamente a osservare Bertrand Russell,
                che  l’Orfismo  si  differenziò  nettamente  tanto  dagli  altri  riti
                misterici,  quanto  dalle  religioni  ufficiali.  Il  filosofo  inglese
                amava annotare: “l’assenza della filosofica platonica è insita già
                nel  pitagorismo.”  e  aggiungeva  “Senza  Pitagora  e  l‟Orfismo  i
                cristiani non avrebbero potuto concepire Cristo come il Verbo!”






                                            38
   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43   44