Page 38 - I templari e il filo segreto di Hiram
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di Dioniso) che officiavano riti orgiastici e cruenti in onore al
dio, affinché raggiungessero Orfeo e lo punissero. Anche le
Baccanti erano adirate con Orfeo, poiché non accettava come
adepte le donne: lo aggredirono e, invece di bastonarlo, come
aveva ordinato il loro dio, lo fecero a pezzi.
Come al solito nella cultura greca antica, le versioni del
mito sono più di una.
Un’altra versione, infatti, vuole che a ucciderlo siano
state le donne della Tracia, invidiose dell’amore che lo legava a
Euridice, anche dopo la sua morte.
Una terza ipotesi attribuiva a Zeus la morte dell’eroe,
colpito da sua saetta scagliata dal dio: colpevole di aver rivelato
misteri divini ai suoi seguaci.
La leggenda vuole che la testa di Orfeo, abbandonata in
un fiume, sia defluita al mare. Intanto la bocca continuava a
cantare soave, nonostante i cacciatori scagliassero verso di lei le
pietre, poiché quel canto rendeva guardinghi gli animali, che non
si lasciavano abbattere né catturare. Approdò infine nell’isola di
Lesbo, dove le furono attribuiti onori eccezionali e, da allora,
quell’isola divenne la patria della poesia lirica.
Può sembrare singolare l’area geografica dov’è collocato
e dalla quale probabilmente ebbe origine il “mito di Orfeo”: una
regione marginale, barbarica, selvaggia, come la Tracia, lontano
dall’Argolide e dall’Attica, i centri dell’Ellade. Una simile
collocazione non deve stupire! Gli stessi riti misterici più antichi
non sono quelli che si tenevano presso il lago di Lerna, non
lontano dalle mura di Micene; ma quelli che avevano luogo
sull’isola tracica di Samotracia, la più remota e solitaria
dell’Egeo, dove s’inneggiava ai “Grandi Dei”, rimasti
sconosciuti. Peculiarità che attesta come alle origini della
ellenicità la Tracia rivestisse un ruolo importante, se non
centrale.
Due “dettagli”: la lira di Orfeo fu portata in cielo
personalmente da Zeus e divenne una costellazione (poteva
essere diversamente?); gli iniziati ai riti misterici dell’Orfismo
erano invitati a lasciare le passioni e le armi fuori dal luogo dove
si tenevano le riunioni, esattamente come accade oggi presso i
fratelli Massoni, nelle loro logge.
Una considerazione: nei riti misterici orientali le divinità
muoiono e risorgono, seppure con modalità differenti, al fine di
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