Page 298 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                    Robert de Craon non figurava tra i primi nove cavalieri del
                Tempio e toccò a lui gestire la grande “esplosione” dell’Ordine
                che presiedeva.
                    Se Hugues de Payns fu l’iniziatore dell’Ordine del Tempio, il
                nuovo  “sovrano  maestro”  ne  fu  il  legislatore!  E,  similmente  al
                suo  predecessore,  esercitò  un’immensa  influenza  sui  prelati,  i
                baroni e lo stesso monarca di Gerusalemme.
                    Ma  in  un  punto  sconfessò  la  regola  data  da  Bernardo  di
                Clairvaux all’Ordine: tra le file dei Templari non poteva accedere
                chiunque e, soprattutto, venivano esclusi i delinquenti, anche se
                dimostravano  di  redimersi.  D’ora  in  avanti  tutti  i  cavalieri
                avrebbero dovuto essere d’origine aristocratica!
                    L’abate  Bernardo  aveva  immaginato  la  “Milizia  Christi”
                come un’armata travolgente: una legione potentissima, autentica
                “Legione  Straniera ante  litteram”,  in  grado  di  conquistare tutto
                l’Oriente e relegare gli odiati islamici, seguaci di un falso profeta
                di  nome  Maometto,  alla  sola  penisola  arabica.  Anzi,  aveva
                immaginato  questa  legione  irrompere  nella  stessa  città  della
                Mecca e fare a pezzetti la Kaʿba (ةب ع ك), nota anche come la
                Kaaba, il cubo, la pietra nera fonte della peggiore idolatria.

                    Perché questo radicale mutamento di rotta?
                    Robert  de  Craon  era  un  aristocratico  con  la  puzza  sotto  il
                naso  e  non  capì  il  senso  del  grande  progetto  dell’abate  di
                Chiaravalle:  una  forza  d’urto  in  grado  di  sfondare  qualsiasi
                schieramento  nemico  e  circoscrive  l’islamismo  ai  caprai  della
                penisola arabica che l’aveva diffuso nel mondo sulle punte delle
                loro scimitarre insanguinate.
                    Robert de Craon voleva un’élite di cavalieri, trionfante.


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