Page 293 - I templari e il filo segreto di Hiram
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In quanto al percorso iniziatico è palese che nessun
cammino può essere intrapreso senza un profondo senso di
giustizia nel cuore e senza il relativo rigore morale.
L’anelito alla giustizia e la percezione come un dono
interiore del “senso della legge” costituiscono
inequivocabilmente la prima virtù, che per certi versi si
contrappone alla degenerazione insita nella lussuria e allo
sfaldamento dei lacci morali che tale degenerazione
comporta.
Per la verità, l’anelito alla giustizia e alla legge non
dovrebbe soltanto assurgere a prerogativa di chi intende
inoltrarsi nel percorso iniziatico, ma dovrebbe costituire il
senso comune dei cittadini, di tutti i cittadini: soltanto su
questa base un paese può affrontare con serenità il proprio
futuro!
La Giustizia costituisce l’essenza dell’etica filosofica ed
è uno dei cardini della fede cristiana; non a caso, infatti,
figura tra le quattro virtù cardinali: giustizia, fortezza,
sapienza e temperanza (tappe, peraltro, di qualsiasi percorso
iniziatico). Inoltre, sempre non a caso, è una delle parole
più usate tanto nell’Antico e nel Nuovo Testamento, quanto
nei testi filosofici dei pensatori greci. Un tempo la massima
lode che si potesse ricevere era la seguente: giusto davanti
a Dio, con la variante giusto tra gli uomini. Ed è questo
quanto si chiede all’apprendista!
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