Page 27 - I templari e il filo segreto di Hiram
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vite; ma altre ipotesi indicano ben altro, tra cui il simulacro di un
fallo.
Ad ogni adepto, ancora una volta, veniva offerta una fetta di
pane (simbolo di Demetra) e un boccale di vino (simbolo di
Dioniso), e l’ultimo atto consisteva nell’apertura di una porta
che, data la stagione, immetteva su un prato fiorito: palese
allusione ai Campi Elisi.
Ma questo rito antichissimo non era nato ad Eleusi!
Si hanno notizie di mysteria simili, ovvero riti primaverili
riservati ad iniziati e collegati a Demetra, Dioniso, Persefone che
erano celebrati in epoca micenea sulle rive del lago di Lerna,
nell’Argolide. Una località con caratteristiche geografiche
peculiari che l’asciavano supporre vi fosse un accesso per il
mondo dei morti. Questo logo si trovava tra le quattro città più
antiche città della Grecia: Argo, patria dei miti più arcaici, come
quello degli Argonauti (i marinai di Argo), Micene (che ha dato
il nome all’epoca micenea), Tirinto e Corinto. A riguardo di
queste due ultime città va segnalato che con Butrinto sull’attuale
costa meridionale dell’Albania, sono indicate tra le più antiche
sulle coste settentrionali continentali del Mediterraneo.
Alcuni studiosi fanno risalire questi mysteria al trauma
collettivo, autentico archetipo, conseguente alla terribile
esplosione vulcanica dell’isola di Santorini che cancellò la civiltà
minoica, sconvolse tutto l’Egeo e il Mediterraneo Orientale, e
portò nel basso Egitto le famose dieci piaghe citate della
Bibbia:l’acqua del Nilo insanguinata, l’invasione delle rane, il
tormento delle zanzare, l’invasione dei mosconi, la moria del
bestiame, ulcere in uomini e animali, grandine, invasione delle
cavallette, tenebre oscuranti il sole tipiche di un’apocalittica
esplosione vulcanica, moria dei primogeniti. Un evento dalle
vaste conseguenze, a cominciare dalle migrazioni d’interi popoli:
gli Ebrei pastori in fuga dall’Egitto contadino; i Terreni in
navigazioni dalle coste orientali dell’Egeo devastate dal
maremoto alle coste occidentali dell’Italia che loro avrebbero
preso il nome di Etruria; i Liguri in marcia verso l’Umbria e poi
conquistatori della Sicilia con il loro re Sikylos, che avrebbe dato
il suo nome all’isola (Diodoro Siculo). E, ancora: il tracollo della
civiltà minoica con le sue cento città spazzate via dalla furia del
mare, il decollo della marineria fenicia, la comparsa dei
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