Page 203 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                suggestionato  dalla  vista mozzafiato,  dominante  non  soltanto il
                mare ma anche la fertile regione dell’Empordan; impressionato
                dalla  maestosità  del  luogo  e  sorpreso  dalla  vastità  del  sistema
                difensivo, invero  formidabile  e inaccessibile.  Sorprende il  fatto
                che del Portus Christi, del monastero di San Pere de Rhodes e del
                castello  del  Mont  Salvat,  paragonabile  soltanto  al  castello  del
                Kraac  in  Siria,  non  esista  la  minima  documentazione.  Tutto
                cancellato o tutto nascosto?
                   All’estremità  settentrionale  dell’area  fortificata,  presso  la
                solitaria  chiesa  di  Sant’Elena,  millenaria,  è  ancora  visibile  una
                porta d’accesso al complesso, vasto quanto una piccola città, che
                includeva il monastero di San Pere de Rhodes, sito benedettino, il
                più antico della penisola iberica.
                   Un’area dalla storia colma di mistero.
                   Del Mont-Salvat non si conosce praticamente nulla.
                   Un’unica  certezza:  era  una  rocca  inaccessibile,  più  del
                Montségur  in  Linguadoca.  Probabilmente  qui  si  rifugiarono  gli
                ultimi  catari,  sotto  protezione  templare,  e  nessuno  si  sognò  di
                andarli a disturbare.
                   E  qui  i  Templari  non  furono  molestati  dopo  che  il  re  di
                Francia  Filippo  IV  noto  come  “il  bello”,  procedette  al  loro
                repentino  e  proditorio  arresto,  cogliendoli  di  sorpresa  e
                impedendogli  qualsiasi  azione  difensiva.  Qui rimasero  a lungo,
                anche  dopo  la  soppressione  dell’Ordine,  tanto  più  che  i  re
                d’Aragona  non  erano  ostili  ai  quei  fieri  cavalieri  con  i  quali
                avevano  collaborato  a  lungo  per  liberare  la  costa  iberica  dalla
                dominazione musulmana.
                   Non sussistono dubbi che il complesso storico monumentale
                costituito  dal  Mont-Salvat  -  San  Pere  de  Rhodes  -  il  Portus
                Christi e la chiesa di Sant’Elena sia uno dei luoghi templari più
                interessanti  al  mondo.  Un  luogo  magico,  fantastico,  mitico  dal
                castello  su  alta  e  aspra  montagna,  quasi  tra  le  nuvole;  dal
                monastero antico su amena balza sottostante, quasi un balcone, e
                dalla rada perfettamente ridossata, quasi simile a un piccolo lago.
                Un luogo rimasto sicuro, obliato, inaccessibile, dove i Cavalieri
                dispersi  nel  vento  tempestoso  della  Storia  trovarono  riparo  e
                conforto nei giorni in cui l’acre fumo di roghi iniqui sembrava
                annebbiare la civiltà d’Occidente mischiandosi alle brume della
                Senna.
                Un’unica “isola sicura” il Mont-Salvat con il suo Portus Christi.



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