Page 129 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                foresta d’Oriente”: la più vasta e misteriosa commenda templare
                in  Europa,  quasi  un  libero  principato  nella  contea  della
                Champagne.  E’  noto  che  in  questa  vastissima  commenda,
                disseminata di “torri dei frati” si tenevano i “capitoli segreti del
                Tempio”, che riguardavano tutta l’Europa.
                   E nel mezzo a questo triangolo si eleva il campanile di Saint
                Jacques,  nel  centro  di  Parigi,  quanto  resta  dell’antica  chiesta
                distrutta  dalla  furia  rivoluzionaria  cinquecento  anni  dopo  la
                caduta del Tempio.
                   All’ombra di quella torre campanaria per secoli si radunavano
                i pellegrini franchi, fiamminghi, frisoni, sassoni, renani, inglesi:
                da qui, infatti, si dipartiva il “Cammino franco di San Giacomo”
                che  portava  alla  tomba  dell’apostolo  nella  remota  Galizia,  al
                Campo  della  Stella,  passando  per  Roncisvalle,  il  Ponte  della
                Reyna, Burgos, Leòn, Ponferrada.
                   Un  cammino  sicuro  finché  ci  furono  i  Templari,  poiché
                disseminato  di  chiese,  ospizi  commende,  foresterie,  mansioni,
                fortezze lungo tutto il suo percorso, gestiti ora dai Templari e ora
                dai Cistercensi: i due ordini monastici voluti da San Bernardo da
                Chiaravalle.Su questi due ordini religiosi, di cui uno guerriero, si
                sarebbe dovuta fondare la Nuova Europa, Gerusalemme terrena,
                costellata  di  cattedrali  gotiche,  sobri  monasteri  cistercensi  e
                “magioni”  templari  fortificate,  ciascuna  con  propria  “rosa”  e
                “spina”, in nome di un palese dualismo esoterico.
                   Analoga  organizzazione  valeva  per  l’altra  importante  strada
                che attraversava l’Europa da Canterbury in Inghilterra a Roma: la
                Via Francigena o Romea; e poi da Roma proseguiva fino al sacro
                Monte di San Michele sul Gargano. All’asse Est-Ovest Parigi –
                Santiago  de  Compostola,  si  affiancava  l’asse  Nord–Sud
                Canterbury – Roma – San Michele al Monte. Inoltre, per tutto il
                tempo in cui i Templari furono presenti nella storia, fu presente
                anche una “rotta del Legante” che attraversava tutto il bacino del
                Mediterraneo dal Portus Christi, oggi Puerto de la Selva (el Port
                de la Selva in catalano) fino a Tortosa oggi in Siria, un tempo
                nelle Terre d’Oltremare; poi, perduta Tortosa, fino a Famagosta,
                nell’isola di Cipro. Una rotta con approdi sicuri su tutte le coste
                nel  Sud  della  Francia  e  in  Italia,  soprattutto  nella  Morea  (il
                Peloponneso),  a  Creta,  sulle  coste  della  Licia  e  della  Cilicia  e,
                ovviamente,  nell’isola  di  Cipro  che  si  andò  sempre  di  più
                configurando  come  “isola  templare”  dopo  il  definitivo
                abbandono della Terrasanta.


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