Page 110 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                minimo  rischio.  In  un  attimo  quei  demoni  compaiono  e
                scompaiono. Quanti cadaveri ho intravisto di poveretti lungo la
                strada della santità, straziati dalle fiere!”
                     Parve  allora  che  gli  Ospedalieri  di  San  Giovanni  non
                potessero  bastare  ad  assicurare  la  tranquillità  delle  strade  e,
                sull’onda di quell’immane massacro, nove cavalieri: Hugues de
                Payns, Arcimbaud de Saint-Aignan, Guy de Bourgfort, Godefroy
                de  Saint-Omer,  Nivard  soprannominato  Pagan  de  Montdidier,
                Godefroy  o  Gondemar  de  Bissot,  Philippe  de  Saint  Martin  au
                Niggey, Roland o Reseal de Saint-Gills e André de Montbard o
                de  Montbarey  (zio  materno  di  san  Bernardo)  fecero  voto  di
                povertà,  castità  e  obbedienza  davanti  al  patriarca  di
                Gerusalemme, Varmondo di Picquigny.
                     Gli  fu  assegnata  la  regola  dei  canonici  agostiniani,  che
                celebravano la santa messa nella moschea di Al-Asqa e quei nove
                cavalieri giurarono solennemente di  "difendere le strade per la
                maggiore  sicurezza  dei  pellegrini"  e  presero  il  nome  di
                "Pauperes Commilitones Christi”.
                     Guglielmo di Tiro ebbe a scrivere nella sua Historia rerum
                in partibus transmarinis gestarum, redatta a metà del XII secolo:
                     “Alcuni nobili pii e timorosi di Dio, del rango di cavalieri e
                devoti  al  Signore,  professarono  di  vivere  perpetuamente  in
                povertà,  castità  e  obbedienza  e  giurarono  di  difendere  i
                pellegrini fino all‟ultima goccia del loro sangue”.
                     Giacomo  di  Vitry,  arcivescovo  di  Acri,  che  scrisse
                l’Historia Orientalis un secolo dopo, annota:
                     “All‟inizio  soltanto  nove  cavalieri  intrapresero  la  santa
                missione dell‟Ordine della Milizia di Cristo!”
                     Matthieu  Paris,  antico  cronista,  narra  che  re  Baudouin
                (Baldovino) assegnò a quei cavalieri un’ala del suo palazzo, sul
                luogo  dove  si  supponeva  fosse  stato  costruito  il  Tempio  di
                Salomone, accanto alla moschea di al-Aqsa.
                     “Rex Balduinus in palatio suo eis habitaculum concessit”.
                     Ben  presto,  per  questa  sistemazione,  i  nove  cavalieri
                mutarono il nome in "Pauperes Commilitones Christi Templique
                Salomonici":  i  Poveri  Soldati  di  Cristo  e  del  Tempio  di
                Salomone. Erano nati i Templari.
                     Matthieu Paris annota che, data la loro povertà, quei nove
                cavalieri  non  disponevano  di  cavalli  a  sufficienza,  per  cui
                montavano  due  su  un  unico  cavallo,  come  evidenziato  dagli
                stessi sigilli dell’Ordine:


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