Page 96 - La Massoneria Rivelata
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e famiglia – che mascherava le frustrazioni del quotidiano sotto
                uno stoico perbenismo, le pagine di Taxil furono al tempo stesso

                disgustose         e     affascinanti.        Il     loro      presunto         valore

                documentaristico le rendeva non solo lecite, ma addirittura di
                doverosa  lettura;  tra  quelle  righe  vi  era,  però,  la  stessa

                perversione, l’identico mistero di una letteratura noir, alla quale
                era disdicevole avvicinarsi.

                    L’Istituzione  era  descritta  come  una  setta  satanica
                specializzata in liturgie bestiali che contemplavano orge, omicidi

                rituali  e  nefandezze  di  ogni  sorta.  Il  complotto  economico-
                politico e l’omicidio erano i sistemi preferiti dalla congrega per

                imporsi nel mondo profano.
                    La meteora di Léo Taxil si spense all’improvviso nell’autunno

                1896 quando, per desiderio di Leone XIII che voleva mobilitare

                l’opinione  pubblica  contro  la  setta,  fu  convocato  a  Trento  un
                congresso internazionale antimassonico.
                    «La  scelta  della  città  di  Trento  come  sede  di  questo

                Congresso  non  poteva  essere  più  felice:  qui  si  era  riunito  tre

                secoli  fa  il  Concilio  Ecumenico  nel  quale  fu  iniziata  contro  la
                Riforma quella lotta che l’ha ormai ridotta al nulla; a Trento è

                stata proclamata la guerra internazionale contro la massoneria,
                figlia  bastarda  dell’eresia  di  Lutero,  di  Calvino,  di  Giovanni

                Huss.»
                    Al convegno –  posto sotto  la protezione  di Maria  Vergine,

                san Michele Arcangelo e sant’Agostino, tanto caro al pontefice –
                parteciparono più di millecinquecento persone tra ecclesiastici,

                giornalisti,  aristocratici,  uomini  politici  e  attivisti  della  lega
                antimassonica.  Messaggi  di  adesione  furono  inviati  da  oltre

                mille  associazioni  di  tutto  il  mondo,  da  trentatré  cardinali  e
                duecentonove  vescovi.  Il  Vaticano  inoltrò  note  ufficiali,  fra  le

                quali  il  breve  apostolico  Catholicos  omnes,  indirizzato  al

                principe  Guglielmo  Alliata,  presidente  del  congresso,  ove  si
                affermava:  «Spinti  dall’amore  di  Cristo  e  delle  anime,  ci





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