Page 94 - La Massoneria Rivelata
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A forza di scrutare dentro a logge, camere e triangoli, aveva
                incontrato le iniziate al culto satanico. In primis, Sofia Walder,

                la  somma  sacerdotessa,  Gran  Maestra  del  Loto  di  Francia,

                Svizzera  e  Belgio.  Originaria  dello  Utah,  era  figlia  di  un  ex
                pastore anabattista, poi fattosi mormone; tuttavia vi era chi, tra i

                palladisti,  la  reputava  figlia  del  diavolo  in  persona.  Era
                comunque  certo  che  Sofia  Saffo,  come  veniva  chiamata

                comunemente,  nella  notte  del  25  dicembre  1895  avrebbe
                concepito  dal  diavolo  Bitrù  una  bambina  che,  nata  il  29

                settembre  dell’anno  successivo,  sarebbe  diventata  la  nonna
                dell’Anticristo.

                    Oltre  alla  terribile  Walder,  Bataille  conobbe  Lydia  Nemo,
                Gran  Maestra  del  Loto  delle  Vittorie  e,  dulcis  in  fundo,  la

                leggendaria  madame  Vaughan,  la  fanciulla  che  aveva  avuto  il

                coraggio di contestare prima, e poi rinnegare, la setta. Come si
                vede, Bataille avvalorava le rivelazioni di Diana che, a loro volta,

                sostenevano le tesi del Taxil.
                    Per questa sua  “opera di  trasparenza”, ebbe  il plauso  senza

                riserve  di  prelati,  teologi,  vescovi,  presidenti  di  leghe
                antimassoniche  e  anche  semplici  credenti.  Alla  fine  li

                ricompensò tutti ritrattando tutto ciò che aveva detto e, almeno
                in questo, anticipò il maestro Jogand-Pagès di un anno.

                    Alla troika Taxil-Vaughan-Bataille, creata dal furbo francese,
                si  unirono  ben  presto  imitatori  come  Domenico  Margiotta,

                autore di Ricordi di un 33, e di Adriano Lemmi: Capo supremo

                dei  Massoni,  con  prefazione  del  vescovo  di  Grenoble  Amand
                Joseph Fava.

                    Margiotta era originario di Palmi, in Calabria, era stato un
                Libero Muratore e si accreditava quale ex Maestro Venerabile.

                In seguito, forse per la scarsa redditività della sua professione,
                che  consisteva  nel  vendere  diplomi  cavallereschi,  pensò  di

                imitare Taxil. Senza alcun pudore affermò allora che la politica
                estera italiana era dettata da interessi massonici, in quanto i Figli





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