Page 32 - La Massoneria Rivelata
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Starck (1741-1816). Questi, figlio di un pastore protestante
convertitosi al cattolicesimo, affermava che i templari avevano
fondato un ordine parallelo esoterico che sarebbe stato il
«depositario dei segreti sapienziali acquisiti con i contatti con la
Persia, la Siria e l’Egitto». Per conservare siffatta tradizione
fondò i Canonici Templari, che nel 1767, durante il Convento di
Kohlo, confluiranno nella Stretta Osservanza templare di von
Hund.
Andò peggio a George Frederick Johnson, un mistificatore
che si autoproclamò “Cavaliere del grande leone dell’alto ordine
dei signori del tempio di Gerusalemme”: nel 1764 fu
smascherato e finì i suoi giorni in prigione nel 1775.
Verso il 1770 la Stretta Osservanza registrò un momento di
grande splendore: era presente, oltre che in Germania, in Italia,
in Svizzera e in Francia, dove Lione rappresentava un polo del
templarismo continentale. Nell’estate del 1782 a Wilhelmsbad fu
indetto il Convento, organizzato sotto il patrocinio del duca
Ferdinando di Brunswick. Nel corso della riunione i
maggiorenti verbalizzarono il cosiddetto Atto di Rinuncia, con il
quale desistevano dal rivendicare l’eredità temporale dei
templari.
Prima che giungesse al suo tramonto, dalla Stretta
Osservanza templare derivarono altre aggregazioni massoniche
o paramassoniche. Fra queste ricordiamo l’ordine dei Cavalieri
Eletti di Cohen e il Martinesismo, creato da Martinez de
Pasqually. Allievo di quest’ultimo fu Jean-Baptiste Willermoz,
che ideò il Rito Scozzese Rettificato. In tale ordine confluì
un’altra leggenda settecentesca, secondo la quale i neotemplari
altri non erano che «i continuatori della Grande Opera ripresa
da un pugno di Milites effettivamente riparati presso il re di
Scozia Robert Bruce, dopo la bolla Ad Providam, e colà
sopravvissuti grazie alla protezione del re, ch’essi aiutarono a
sconfiggere gli inglesi a Bannockburn nel 1314».
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