Page 30 - La Massoneria Rivelata
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chiamarsi “scozzese”. L’appellativo ebbe fortuna sia grazie alla
                moda  per  il  neogotico,  ispirata  da  successi  letterari  come  Il

                castello di Otranto di Walpole, sia per il desiderio della nobiltà –

                ma anche della borghesia – di titoli altisonanti e di distinzioni
                rituali superiori.

                    Il  templarismo  massonico  ebbe  in  tal  modo  origine  in
                Francia,  ma  fu  in  Germania  che  trovò  maggior  fortuna.  Nei

                principati  del  centro  Europa  la  sua  diffusione  fu  facilitata  da
                antiche  tradizioni  millenaristiche  e  da  nuovi  falsi,  come De la

                Maçonnerie parmi les chrétiens, un testo redatto in francese da

                ignoti  autori  tedeschi.  Dalla  sua  lettura  si  apprende  come  gli
                esseni avessero trasmesso le loro antiche conoscenze attraverso

                l’ordine dei Canonici del Santo Sepolcro, del quale avevano fatto
                parte Boezio, Simmaco, Ausonio. La confraternita poi decadde,

                ma  sopravvisse  a  Gerusalemme,  città  nella  quale  confluì  nella
                neonata formazione templare.

                    L’ultimo  depositario  dei  vetusti  segreti  era  stato  il  Gran
                Maestro  de  Molay,  al  quale  era  stato  assegnato  il  nome

                massonico di Hiram. Questi, la notte prima di essere messo al
                rogo, aveva incaricato il nipote, conte di Beaujeu, di salvare il

                patrimonio  dell’ordine  conservato  nella  cripta  del  tempio  di

                Parigi.  Il  tesoro  consisteva  nella  corona  del  regno  di
                Gerusalemme,  nel  candelabro  a  sette  bracci  del  Tempio  e  nei
                quattro  Vangeli  d’oro  della  chiesa  del  Santo  Sepolcro  di

                Gerusalemme;  nella  cripta  erano  inoltre  conservate  le  due

                colonne del coro, Jachin e Boaz che, essendo cave, fungevano da
                forzieri  celando  l’immensa  fortuna  dell’ordine.  Il  tesoro  dei

                cavalieri  fu  portato  in  Scozia,  dove  fu  nascosto,  e  sempre  in
                Scozia l’ordine riuscì a sopravvivere.

                    Il padre della massoneria templare fu il barone Karl Gotthelf
                von  Hund  (1722-1776),  sassone,  ricchissimo  latifondista

                convertitosi  al  cattolicesimo.  Von  Hund  era  particolarmente
                interessato all’alchimia e all’occultismo e, inoltre, nel 1742, era





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