Page 188 - La Massoneria Rivelata
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Fu  un  noto  scrittore  inglese,  Stephen  Knight,  che  suppose
                che dietro al serial killer più famoso di tutti i tempi si celasse la

                massoneria. Knight ritenne che il primo ministro di quel tempo,

                lord Salisbury, si sarebbe rivolto a due massoni, il medico della
                regina  sir  William  Gull  e  il  capo  della  polizia  sir  Charles

                Warren,  per  salvare  la  corona  da  uno  scandalo.  Il  principe
                Alberto  aveva  sposato  segretamente  una  cattolica,  dalla  quale

                aveva avuto un figlio: se la cosa si fosse risaputa, le fondamenta
                della  monarchia  più  importante  del  mondo  avrebbero

                scricchiolato.  Per  risolvere  il  problema,  la  moglie  del  principe
                era  stata  opportunamente  rinchiusa  in  manicomio,  ma

                restavano  i  testimoni  delle  nozze,  sei  prostitute  che  andavano
                assolutamente fatte tacere. Di questa incombenza si occuparono

                i  due  “fratelli”  che,  a  partire  dal  7  agosto  1888,  iniziarono  a
                eliminare  le  poverette.  Tuttavia,  non  si  accontentarono  di

                ucciderle:  siccome  erano  considerate  traditrici  della  corona,  i
                carnefici vollero indicare tramite lo sventramento la colpa di cui

                si erano macchiate. Infatti, nel giuramento tradizionale prestato

                da  chi  entra  in  massoneria,  il  postulante  dichiara  di  essere
                consapevole del fatto che, qualora tradisse, farebbe una finaccia:

                «aver  tagliata  la  gola,  strappato  il  cuore  e  la  lingua,  le  viscere
                lacere, fatto il corpo cadavere in pezzi». Che questo truculento

                passaggio  avesse  solo  un  valore  simbolico,  all’autore  poco
                importava: per lui era un’ulteriore prova che c’era lo zampino

                della setta.
                    Rimane  tuttavia  difficile  comprendere  come  mai  il  primo

                ministro  si  fosse  rivolto  a  due  assassini  improvvisati  e  perché
                abbia autorizzato una soppressione così appariscente, invece di

                fare  sparire  silenziosamente  le  vittime  nel  Tamigi,  appesantite
                da  qualche  pietra:  ma  per  Knight,  questi  erano  dettagli

                ininfluenti. La sua teoria fece fortuna, tanto da ispirare il film di
                Allen e Albert Hughes, La vera storia di Jack lo Squartatore che,

                uscito nelle sale cinematografiche nell’ottobre del 2001, incassò

                in una sola settimana oltre undici milioni di dollari.


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