Page 158 - La Massoneria Rivelata
P. 158
rivista mensile, trasmissioni su Radio-Paris, una commissione di
studi dedicata… Gli articoli della stampa diventano martellanti,
informano o, per meglio dire, disinformano quotidianamente la
popolazione sulle malefatte della massoneria.
Ma se le autorità occupanti lasciano a Bernard Faÿ la
responsabilità della ricerca degli archivi massonici e della
schedatura dei massoni francesi, così come la stesura di un
archivio centrale dal quale attingere informazioni, non gli viene
concessa altrettanta discrezionalità per quanto riguarda
perquisizioni e processi. L’SD avrà sempre il controllo del
Service des Associations Dissoutes tramite il controllo della
Polizia Giudiziaria, diretta da Henri Lafont – il cui vero nome
era Henri Louis Chamberlin – e che verrà fucilato ad Arcueil il
26 dicembre 1944. Fu Lafont il vero capo della Gestapo francese,
la Carlingue, la cui famigerata sede era al n. 93 di rue Lauriston,
coadiuvato nel comandato operativo dall’ispettore Georges
Moerschel, che il 22 maggio 1947 verrà condannato ai lavori
forzati a vita.
Il Service des Associations Dissoutes è il centro nevralgico
della repressione del fenomeno massonico in Francia. È curioso
constatare come le preoccupazioni dei nazisti siano
maggiormente rivolte ai beni massonici, piuttosto che ai
massoni stessi. Sono frequenti le operazioni volte alla ricerca di
oggetti rari e di antiquariato posseduti dalle logge o dai singoli
Fratelli. L’apertura forzosa delle cassette di sicurezza
appartenenti ad alti dignitari massonici nei caveau delle banche
è all’ordine del giorno. Cosa cercano i nazisti? L’eventualità che
siano alla ricerca di tesori non è affatto da escludere. Molte
testimonianze sono concordi su questa eventualità. I nazisti
credono veramente nell’esistenza del tesoro massonico? La
leggenda del tesoro dei templari ereditato dai massoni e di
quello dei catari ereditato dai teosofi dopo la distruzione del
castello di Montségur – identificato come il leggendario castello
158