Page 159 - La Massoneria Rivelata
P. 159

dove veniva custodito il Santo Graal – avevano un senso per i
                nazisti? Potevano veramente credere che la massoneria celasse

                nei caveaux della Banque de France le proprie riserve finanziarie

                convertite in dollari?
                    Fu  così  che  gli  antimassoni  francesi  vennero  coinvolti  in

                un’avventura politica a fianco dei servizi segreti tedeschi – che
                erano sempre in cerca di ausiliari – di cui sfuggiva loro il senso,

                presi com’erano dal desiderio di collaborare all’estirpazione del
                fenomeno massonico. E fu così che il loro zelante impegno nei

                confronti della massoneria, che spesso si risolveva in incarichi
                su  commissione,  dopo  il  1945  finì  sovente  in  una  corte  di

                giustizia. Il processo al SSS si apre il 25 novembre 1946, davanti
                alla Corte d’Assise della Senna.

                    Dopo  il  1946,  la  massoneria  conta  le  sue  vittime:  170.000

                sospetti segnalati, 60.000 massoni schedati, 6.000 inquisiti, 989
                deportati, 540 fucilati o morti a causa della deportazione.
                    Pian  piano  l’istituzione  massonica  riprende  l’attività.  Il  26

                giugno 1949, con una cerimonia viene riaperta a Francoforte la

                Gran  Loggia  Tedesca  ricostituita.  Tuttavia,  la  massoneria
                francese esce decimata da questa dura prova: ha perso più di tre

                quarti  dei  suoi  aderenti,  e  non  solo  a  causa  della  repressione
                subita  sotto  l’occupazione.  Alla  ripresa  delle  attività  si  rende

                indispensabile  un’epurazione  interna,  e  così  soltanto  a  partire
                dal 1958-1960 il suo organico ricomincerà a crescere.

                    Tra i tanti interrogativi di questa triste vicenda, uno sembra il
                più  pressante:  come  ha  potuto  un  brillante  letterato  come

                Bernard  Faÿ,  illustre  cattedratico,  americanista,  un  parigino
                cosmopolita,  pubblicista  dotato  e  rispettato,  ammirato  e

                protetto  da  André  Gide,  diventare  un  personaggio  talmente
                ambiguo? Faÿ aveva intrapreso una carriera accademica che lo

                portava  a  spostarsi  di  continuo  tra  Francia  e  Stati  Uniti.
                Professore alla Columbia University e al Collège de France, fu

                autore di numerosi saggi – pubblicati contemporaneamente in

                francese  e  in  inglese  –  su  Benjamin  Franklin  e  George


                                                          159
   154   155   156   157   158   159   160   161   162   163   164