Page 162 - La Massoneria Rivelata
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con  il  gruppo  X-Crise,  i  cui  appartenenti  erano  quasi  tutti
                provenienti dall’École Polytechnique, e dunque tecnocrati.

                    All’evidenza  dei  fatti  questa  duplice  appartenenza  a  La

                Cagoule  e  a  X-Crise  sembra  tuttavia  mal  amalgamarsi  in  una
                sintesi come potrebbe essere quella idealizzata dalla Sinarchia.

                La Cagoule, espressione dell’estremismo di destra, infiltrata dai
                servizi segreti fascisti dell’OVRA – e le cui azioni terroristiche

                hanno spesso interessato la cronaca – non sembra avere molto
                in  comune  con  l’X-Crise,  un  gruppo  di  discussione  aperto  a

                tutte le correnti di pensiero e a tutte le idee, pronta a spingere la
                discussione  al  di  là  di  ogni  posizione  preconcetta,  con  il  fine

                ultimo di trovare delle soluzioni.
                    Per  comprendere  la  Sinarchia  dobbiamo  risalire  al  1913,

                quando Jean Coutrot entra a far parte dell’École Polytechnique e
                ad animare il gruppo X-Crise. Morto suicida nel maggio 1941 in

                circostanze  oscure,  Coutrot  viene  ricollegato  dalle  indagini  di
                polizia al misterioso gruppo detto della Sinarchia, a causa di un

                documento  ritrovato,  anch’esso  in  circostanze  misteriose,

                durante  una  perquisizione.  Nel  documento,  secondo  un
                rapporto  di  Henri  Chavin,  capo  della  sicurezza  generale  di

                Vichy, vi sarebbero le evidenze di un complotto organizzato dal
                capitalismo  internazionale  al  fine  di  assoggettare  le  economie

                dei diversi Paesi sotto un controllo unico, esercitato da tali non
                meglio specificati gruppi dell’alta finanza.

                    Faÿ,  nelle  sue  memorie,  sembra  esprimere  una  certa
                solidarietà verso questa giovane avanguardia di industriali e di

                tecnocrati, qualcosa che, al di là delle considerazioni politiche,
                sembra piuttosto aver a che fare con il legame che lo univa a un

                uomo  da  lui  considerato  di  valore  come  Jacques  Barnaud,
                all’epoca  uno  dei  direttori  della  Banca  Worms.  Barnaud,

                anch’egli  proveniente  dall’École  Polytechnique,  ex  ispettore
                delle  finanze  passato  alla  Banca  Worms  nel  1927,  era

                considerato tra le più alte autorità della finanza francese, prima

                e dopo il giugno 1940.


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