Page 167 - La Massoneria Rivelata
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Francisco Franco, padre Juan Tusquets
e la massoneria spagnola
Miguel Primo de Rivera (1870-1930), in un periodo di rivolte
situazione economica
spagnola – successiva alla perdita delle ultime colonie – nel
settembre 1923 salì al potere con un colpo di stato, con
l’appoggio di tutto l’esercito, dei latifondisti, dei sindacati e degli
imprenditori catalani. Fu accettato e riconosciuto dallo stesso re
Alfonso XIII di Spagna, che lo nominò primo ministro.
Tra gli altri provvedimenti, de Rivera ordinò l’abolizione
della massoneria in tutta la Spagna. Nel settembre 1928 una
delle due Gran Logge venne chiusa e molti dei suoi aderenti, in
particolare il Gran Maestro del Grande Oriente, furono
incarcerati con l’accusa di aver complottato contro il governo.
Le logge massoniche fornivano sicuramente un ambiente
idoneo per sviluppare un senso di critica politica verso il
dittatore, indipendentemente dal credo politico che potesse
ispirarla, e dunque, nell’ottica di un sistema monopartitico che il
dittatore intendeva instaurare, non potevano essere tollerate.
Primo de Rivera tentò di ridurre la disoccupazione investendo
denaro nelle opere pubbliche, ma le spese statali causarono una
rapida inflazione che portò ulteriore malcontento popolare.
La grave crisi economica che colpì la maggior parte dei Paesi
occidentali Street acuì
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