Page 155 - La Massoneria Rivelata
P. 155
di Sicurezza delle SS, le varie agenzie verranno centralizzate con
decisione del Governo di Vichy e in accordo con l’occupante
tedesco.
Ma chi erano gli animatori di queste strutture?
La stragrande maggioranza dei personaggi che le popolavano
erano personalità provenienti dagli ambienti antimassonici
formatisi tra le due guerre. Nazionalisti a vario titolo, militanti
delle diverse leghe, giornalisti di destra e cattolici tradizionalisti
che, finalmente, potevano contare su una legislazione
antimassonica certa e una politica formalmente e decisamente
orientata verso una campagna volta a estirpare l’odiato
fenomeno massonico.
Una miriade di piccoli personaggi che insieme formavano
una galassia di delatori e di cottimisti a basso reddito, in cerca
del loro riscatto sociale nell’antimassoneria. I loro profili
psicologici appaiono del tutto simili, da qualunque parte li si
voglia esaminare: prima del 1939 scarsamente integrati
socialmente, dediti alla cospirazione e al tradimento in nome di
una vaga ideologia. Oltre a questa tipologia, vi sono però altri
personaggi con un certo seguito: giornalisti come Édouard
Drumont, fondatore del settimanale «La Libre Parole»,
ferocemente antidreyfusiana, nazionalista e antisemita, creatore
della Ligue nationale antisémitique de France. Osannato da
Charles Maurras, che nel suo Dictionnaire politique et critique
dice: «la formula nazionalista è quasi del tutto nata da lui».
Altri ancora provengono dagli ambienti difficilmente
permeabili della «Revue internationale des sociétés secrètes»
(RISS), fondata nel 1912 da monsignor Ernest Jouin e animata
da Charles Nicoullaud. Rivista cattolico-tradizionalista estintasi
nel 1939, edita dalla Ligue franc-catholique – nome scelto
sicuramente in opposizione a Franc-maçonnique – e la cui linea
editoriale era essenzialmente antimassonica, antigiudaica e
cospirazionista. Gli articoli della rivista erano dedicati alla
155