Page 150 - La Massoneria Rivelata
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ebreo-comunista dietro i mali della nostra società”. La mostra fu
visitata da ottantamila persone circa. L’antimassoneria fu uno
dei punti fondamentali anche del Governo nazionale del
collaborazionista Vidkun Quisling dal 1942 al 1945, durante
l’occupazione nazista della Norvegia.
Malgrado che le attività antimassoniche per i nazisti avessero
raggiunto importanti risultati, il quasi improvviso, e
sicuramente inatteso, capovolgimento delle sorti belliche del
Patto d’Acciaio portò a riflessioni più approfondite nei
confronti della massoneria internazionale, come possiamo
leggere nella prefazione di Ernst Kaltenbrunner – capogruppo
delle SS e capo della polizia, succeduto al comando dell’RSHA
nel 1943 dopo la morte di Reinhard Heydrich – alla sesta
edizione del 1943 del Die Freimaurerei, Weltanschauung,
Organisation und Politik: «Fra le forze spirituali che
segretamente operano nel campo dei nemici della Germania e
dei suoi alleati in questa guerra, come nella precedente, si trova
la Massoneria, il pericolo delle cui attività è stato sottolineato
ripetutamente dal Führer nei propri discorsi. La presente
pubblicazione, ora resa disponibile al popolo tedesco e ai popoli
europei in una sesta edizione, è intesa a gettare luce su questo
nemico che lavora nell’ombra. Anche se è stata posta fine alle
attività delle organizzazioni massoniche in molti Paesi europei,
particolare attenzione deve ancora essere prestata alla
Massoneria, e in maniera peculiare ai suoi legami, in quanto
espressione della volontà politica di un potere al di sopra del
governo. Gli eventi dell’estate 1943 in Italia dimostrano ancora
una volta il pericolo sempre latente rappresentato dai singoli
Massoni, anche dopo la distruzione delle loro organizzazioni
Massoniche. Sebbene la Massoneria fosse proibita già dal 1925
in Italia, ha mantenuto una significativa influenza politica
attraverso i suoi collegamenti e i suoi uomini e ha continuato a
esercitare quella influenza in segreto. In tal modo dei Massoni
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