Page 113 - La Massoneria Rivelata
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attraverso  le  rivendicazioni  di  alcuni  piccoli  movimenti,
                divisioni all’interno di quei movimenti che avevano un più largo

                seguito di massa.

                    Per  il  reclutamento  delle  nuove  leve  di  infiltrati  venivano
                impiegati alcuni agenti esperti formati all’accademia di polizia.

                Questi avvicinavano i rivoluzionari dal carattere più debole, o
                che vivevano in miseria, o che erano stati colpiti nel loro amor

                proprio, e dunque delusi, a causa delle lotte che si sviluppavano
                all’interno  dei  movimenti  stessi.  Veniva  poi  svolto  un  lavoro

                psicologico per demotivare il prescelto dagli ideali rivoluzionari;
                infine  veniva  arruolato,  spesso  anche  sotto  la  minaccia  di

                rivelazioni compromettenti a suo carico. Le collaborazioni degli
                agenti venivano pagate secondo l’importanza delle informazioni

                fornite. Il tenore di vita e le abitudini degli infiltrati dovevano
                comunque  rimanere  immutati  per  non  destare  sospetti  tra  i

                compagni di lotta.
                    In  caso  di  retate  si  evitava  l’arresto  dei  collaboratori,

                lasciando  sfuggire  anche  qualche  militante  di  minore

                importanza,  ma  in  modo  da  non  destare  sospetti.  Si  facevano
                poi  crescere  d’importanza  i  propri  agenti  all’interno  delle

                organizzazioni  rivoluzionarie,  aiutando  la  loro  carriera  con
                arresti  selettivi  di  militanti  con  posizioni  superiori  alle  loro

                nell’ordine gerarchico del movimento, in modo da creare posti
                liberi  da  poter  fare  occupare  ai  propri  agenti.  Con  questo

                sistema,  spesso  agenti  dell’Okhrana  riuscirono  a  raggiungere  i
                vertici dell’organizzazione da loro infiltrata. Fu così, ad esempio,

                per il Partito socialista rivoluzionario il cui capo, smascherato
                nel 1908, era l’agente Evno Azev.

                    Per evitare di bruciare Azev, l’Okhrana permise che venissero
                compiuti  diversi  attentati,  come  quello  del  1904  in  cui  venne

                assassinato          il     ministro          degli       interni        Viatcheslav
                Konstantinovitch von Plehve, già direttore della polizia zarista,

                da  cui  dipendeva  la  stessa  Okhrana.  Si  giunse  addirittura,  nel

                1905,  a  lasciar  eseguire  l’omicidio  del  granduca  Sergej


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