Page 78 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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gradabilità dei fitofarmaci in uso, dell’intero ciclo fino al-
l’alimentazione umana e del bestiame.
Attualmente, semmai, il vero limite per cui si impiegano
meno concimi chimici è il loro costo troppo elevato che
non è possibile compensare col valore dei prodotti che
soggiacciono non alle leggi della produzione ma a quelle
del mercato. Stessa cosa, ovviamente, per i fitofarmaci.
Si hanno molto spesso per conseguenza, produzioni
non proprio di qualità, sia nel campo delle produzioni bio-
logiche, sia nella agricoltura tradizionale o convenzionale
com’è chiamata in generale. E anche le produttività risul-
tano basse e sbilanciate e non in grado di compensare i
costi della produzione tra cui il giusto e legittimo reddito
dell’orticoltore (o del contadino più in generale).
In casi particolari, spesso fuori dalla stagionalità, si tro-
vano nel mercato prodotti ottenuti con uso eccessivo di
concimi azotati di sintesi, “additivati” di ormoni in uso in
agricoltura, ma utilizzati impropriamente e fraudolente-
mente per accelerare determinate produzioni che peraltro
sono riconoscibili da occhi esperti per le dimensioni e le
forme lussureggianti, per la tenerezza “eccessiva”, per la
precocità rispetto alla stagione: ma è tutto un altro di-
scorso. Si tratta generalmente di prodotti su scala indu-
striale che nulla hanno a che fare con l’orto domestico.
Nell’orto di famiglia non deve esistere nulla di tutto ciò e
ogni prodotto di stagione deve rispondere a contenuti “sa-
lutistici” di eccellenza. Beninteso che non stiamo parlando
di prodotti ottenuti in “serre “ che pure sono frequenti nel
mercato e che i consumatori dei grandi centri urbani, nella
quasi generalità, non sono sempre capaci di riconoscere
rispetto ai prodotti di stagione decisamente più pregiati,
anche se talora meno vistosi, e a prezzi minori.
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