Page 61 - Maschere_Motta
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Corallina





                                                                        na delle non poche variazioni del ruolo teatra-
                                                                        le della servetta. Il nome venne assunto, nella
                                                               U U seconda metà del secolo XVII, da Domenica Co-
                                                               stantini, moglie di C. Costantini.
                                                                 Colombina, Franceschina, Betta, Marinetta,  Violetta, e
                                                               molti altri nomi ancora, assunse nel teatro italiano  delle
                                                               maschere, il tipo dell’ancella dal parlare audace e il gesto di-
                                                               sinvolto, sempre disposta all’adulazione e alla malizia, che
                                                               si richiama peraltro a un carattere dell’antico teatro classi-
                                                               co: la schiava complice dei sotterfugi amorosi della padro-
                                                               na, che interviene a rimediare al candore e all’inesperienza
                                                               di lei, guidando l’idillio a lieto fine.
                                                                 Il tipo della furba ancella, più spesso indicato col nome di
                                                               Colombina, assunse quello di Corallina con Anna Veronese,
                                                               una soubrette d’origine italiana che debuttò quattordicen-
                                                               ne nel 1744 a Parigi dov’era giunta col padre, Carlo Veronese,
                                                               che in quello stesso lavoro, «Il doppio matrimonio di Arlecchi-
                                                               no», interpretava la parte di Pantalone.
                                                                 La Veronese debuttò al Théâtre-Italien di Parigi nel ruolo di
                                                               Colombina, ma fu in seguito sempre Corallina, in un reper-
                                                               torio appositamente creato o adattato per lei dal padre.
                                                                 Il Veronese era stato assunto insieme alle figliole Anna e
                                                               Camilla dal re di Francia, che aveva loro anticipato duemi-
                                                               la franchi per il viaggio. Poiché, intascato il danaro, invece
                                                               di partire, i tre se ne stavano tranquillamente a Venezia, a
                                                               continuare le recite a 5, fu intimato loro di rispettare il con-
                                                               tratto, incaricato di questo ordine, un giovane diplomatico
                                                               francese presso la Serenissima: Jean Jacques Rousseau. Il
                                                               futuro autore del «Contratto Sociale», che aveva imparato a
                                                               parlare correntemente il dialetto veneziano, riuscì con uno
                                                               stratagemma ad avvicinare i Veronese, minacciando di farli
                                                               arrestare se non fossero partiti entro otto giorni.


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