Page 66 - Maschere_Motta
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maschere legate all’”Improvvisa”; somiglianza dovuta principalmente alle caratteristiche
tecniche a cui debbono rispondere i protagonisti di uno spettacolo satirico. All’interno del-
le fabulae atellanae vi sono alcune figure quali Dossenno, Macco, Pappo, Bucco e Manducco
o Manducone che ritornano con estrema frequenza. Riguardo a Dossenno non si hanno
notizie precise. Il suo nome di origine etrusca assunse, connettendosi con il latino, il si-
gnificato di gobbo, caratteristica fisica che, come solitamente avviene nelle maschere,
rispecchiava anche un atteggiamento dell’animo. L’aspetto dominante del suo carattere
era infatti la scaltra malizia e, di conseguenza, il suo ruolo doveva essere di carattere truf-
faldino. Da quel poco che si conosce di lui, alcuni studiosi hanno supposto che si trattasse
di un vecchio brutto e goffo, il quale, pretendendo invece di apparire come una persona
colta e raffinata, era solito sortirsene con ripetute sciocchezze cadendo a sproposito in
battute di spirito grossolane e volgari.
Secondo altri studiosi, Dosseno non è necessariamente un vecchio avaro ma un parassi-
ta, ladro, abile nei raggiri; famelico e pronto a sollecitare, con grossolana verbosità e sper-
ticate lodi, la vanità del proprio padrone al fine di impinguare il proprio stomaco. Nelle raf-
figurazioni vascolari e nelle terracotte con scene farsesche, oltre che in alcune statuette
riprodotte da Ficoroni, Dossenno è riconoscibile in un personaggio deforme la cui nudità e
l’enorme fallo possono ricondurci all’oscenità della farsa osca.
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